Nel teatrino della Canonica di San Biagio, domenica 23 settembre, è stata inaugurata la mostra “Il Tempio di San Biagio disegnato da Roberto Minetti”
MONTEPULCIANO. Nell’ambito delle celebrazioni per la ricorrenza del V centenario della fondazione del Tempio della Madonna di San Biagio (1518 – 2018), che da alcuni mesi si stanno tenendo con ottima risposta di pubblico e una serie di eventi che hanno avuto il loro culmine proprio nel mese di settembre, le Opere Ecclesiastiche Riunite e la parrocchia di San Biagio continuano a proporre interessanti eventi culturali come la mostra:“Il Tempio di San Biagio disegnato da Roberto Minetti” inaugurata domenica 23 settembre, presso il teatrino della Canonica di San Biagio, e che rimarrà aperta fino al 7 ottobre 2018.
Roberto Minetti, architetto e fine disegnatore, nutre per la sua città di origine, Montepulciano, particolare interesse ed amore che lo hanno portato prima a studiarne le vicende storico-artistiche quindi ad approfondirne la conoscenza tramite il disegno dal vero di molti dei suoi capolavori.
Uno dei luoghi di maggior interesse per il suo studio e la sua riproduzione è proprio il Tempio di San Biagio, a cui ha voluto dedicare una monografia in occasione del V centenario. I disegni in mostra, realizzati con tecniche differenti ed eseguiti quasi tutti in tempi recenti in “plein-air” permettono di cogliere il monumento attraverso punti di vista privilegiati e talvolta inconsueti rendendone con grande efficacia le forme, i valori spaziali e i toni coloristici e materici. La mostra, che si tiene come detto nel Teatrino della Canonica e che è ad ingresso gratuito, ha anche una appendice all’interno del Tempio, dove Roberto Minetti approfondisce tematiche grafiche più di tipo descrittivo e ricostruttivo architettonico.
Partendo infatti dal rilievo delle facciate del San Biagio com’è oggi, passa a disegnare una convincente immagine della cupola ricoperta con le ormai famose “squame” in terracotta invetriata così come realmente è stato dal 1544 al 1603 (con alcune interessanti varianti), per giungere ad ipotizzare una diversa conclusione della lanterna e del campanile (disegnando anche il secondo previsto), per quella che potrebbe essere stata l’idea originale dal Sangallo, non realizzata per la sua morte nel 1534. Infine conclude con quella che da sempre è la suggestione più fantasiosa, ma che trova nei precedenti dei grandi architetti del tempo ampia descrizione, cioè disegna il San Biagio con quattro campanili.
Queste elaborazioni trovano il loro contesto migliore proprio all’interno del percorso espositivo della mostra “Il Tempio di San Biagio a Montepulciano dopo Antonio da Sangallo – Storia e Restauri”, che si sta tenendo dentro al monumento e che durerà fino al 4 novembre 2018, che ripropone l’arredo interno originale della chiesa realizzato a partire dall’ultimo quarto del Cinquecento, con la ricollocazione delle antiche tele negli altari interni, che hanno restituito al San Biagio l’antico colore ed il suo originario significato religioso.