SIENA. Dalla montagna pistoiese alla Maremma, due terre e due generazioni di poeti si confrontano a Siena, tra canto popolare e poesia estemporanea. È “L’uccello che ci va perde la penna”, secondo appuntamento in cartellone per Gente di Toscana”, la rassegna dedicata a canti, storie, leggende e personaggi della tradizione popolare toscana, promossa da Aresteatro, Cooperativa La Proposta e Unicoop Firenze – sezione soci di Siena per la direzione artistica di Francesco Burroni. Alle ore 20.30 all’Orto de’ Pecci arrivano Realdo Tonti di Agliana (Pistoia), cantastorie, poeta e poeta estemporaneo che dall’alto dei suoi quasi ottanta anni racconterà le gesta della sua gente e il repertorio di Francesco Guccini, al quale lo lega una profonda amicizia e un lungo sodalizio artistico, e il trentenne Enrico Rustici di Braccagni (Grosseto), abilissimo improvvisatore in ottava rima e autore di molte ballate che raccontano la storia della sua terra. “L’uccello che ci va perde la penna” è un verso del celebre Maremma amara, tipico canto di transumanza la cui origine è nel pistoiese: da questo spunto nasce l’idea del confronto tra due aree della Toscana e due generazioni di poeti e cantastorie, che faranno rivivere antiche e nuove ballate per poi concludere con le classiche disfide improvvisate in ottava rima.
Lo spettacolo è a offerta libera: il ricavato sarà devoluto alla Fondazione Il cuore si scioglie onlus.
A seguire, alle ore 21.30 sarà possibile cenare in compagnia nell’incantevole scenario della valle di Porta Giustizia, degustando il menù proposto dal ristorante (euro 15 – antipasto a sorpresa, trofie all’ortolana, capretto al forno con patate agli aromi, dolce della casa). Prenotazione obbligatoria possibilmente entro la sera precedente allo 0577 222201, al 328 9683976 o a info@ortodepecci.it).
Il cartellone di “Gente di Toscana” proseguirà il 29 maggio con “Tra cielo, pietra e poesia” (in collaborazione con Auser), in cui Francesco Burroni presenterà la sua raccolta di sonetti e poesie in verso libero “Occhevversifai?!” accompagnato dai canti popolari senesi del coro “La spennacchiera”, mentre il 5 giugno lo stesso Burroni con Silvia Bruni proporrà “Amore e sé”, la storia di Amore e Psiche e altre novelle popolari senesi dell’Ottocento tratte dalla raccolta di Ciro Marzocchi curata da Florio Carnesecchi. Gran finale il 12 giugno con il cantastorie Mauro Chechi, protagonista di “Santi e briganti. Canti, storie e leggende della Maremma”.
Tutti gli spettacoli – che si svolgeranno anche in caso di maltempo sotto la tensostruttura – iniziano alle ore 20.30 ad eccezione di quello del 29 maggio che avrà inizio alle ore 18.30 e la cui cena è riservata da Auser.
Per informazioni, www.aresteatro.it, www.ortodepecci.it, www.coopfirenze.it/sezioni-soci/siena