Incontro nelle sale della fortezza medicea venerdì 5 dicembre
SIENA. Sabato 5 dicembre (ore 17) il centro di documentazione Amedeo Modigliani di Colle Val d’Elsa presenta la propria attività nei locali dell’Enoteca italiana. L’iniziativa è corredata da una mostra di opere di quegli artisti che frequentarono il cenacolo di Guglielmo Micheli, dove lo stesso Modigliani ebbe la sua prima formazione. Interverrà Gregorio Rossi, esperto d’arte.
Il fatto che il centro di documentazione sia stato collocato nel territorio senese (per la precisione in via Cennini 1 a Colle di Val d’Elsa) e che la presentazione avvenga proprio a Siena, sancisce lo stilema di un artista icona del Novecento italiano, che secondo diversi critici si è ispirato ai Primitivi senesi. Insomma, per Modigliani è una sorta di ritorno alle origini. Riferendosi a quanto a suo tempo scrisse Giovanna Modigliani, se non ci conoscesse la biografia dell’artista e la si dovesse ricostruire tramite la sua opera, si potrebbe concludere che ebbe il suo inizio in Francia e la completa definizione in Italia. Così come i Macchiaoli ebbero la loro svolta rivoluzionaria guardando al Quattrocento, Amedeo Modigliani raggiunge la completezza pittorica, partito dal’insegnamento degli stessi Macchiaioli in una ulteriore sintesi dovuta allo studio e all’assimilazione dei grandi maestri del Duecento e Trecento. Gli occhi a mandorla, la forma del naso, la bocca a cuore, i colli lunghi e inclinati e non ultimo i seni spesso asimmetrici, per forza richiamano gli splendidi quadri della Pinacoteca nazionale di Siena.
Durante la manifestazione all’Enoteca italiana verranno approfonditi questi argomenti, ricordando i pareri di amici coevi, degli storici e dei critici più attenti, e alcuni contenuti che risalgono a tempi più recenti. Tramite una iniziativa coraggiosa è stato creato il centro di documentazione, con una fornita biblioteca, copie di documenti, con un lavoro in fieri.