Lo scambio epistolare dei nonni di Marcella Cintorino in un libro
SIENA. Per i caratteri de “Il Leccio” è in distribuzione in questi giorni nelle librerie senesi un libro dal titolo: “Mia Teresina – Amatissimo Giulio. Amore e guerra nel primo Novecento”. L’autrice, Marcella Cintorino, ha voluto con questa opera rendere omaggio ai nonni materni, Giulio Nannizzi e Teresa (da lui chiamata Teresina) Gianfaldoni, che hanno trascorso il lungo periodo di fidanzamento (10 anni, dal 1910 al 1920) perlopiù divisi, a causa delle vicissitudini militari di Giulio, causate dal servizio militare di leva e poi dalla Grande Guerra, che lo hanno costretto quasi sempre lontano da Siena. Il loro legame ha potuto sopravvivere grazie a un continuo scambio epistolare che testimonia la loro complicata vicenda umana, inserita in un contesto storico, sia locale che nazionale, di notevole rilievo. Il libro contiene la trascrizione fedele delle quasi duecento lettere, legate tra loro dalle annotazioni dell’autrice per dare continuità al racconto epistolare, soprattutto in caso di lettere andate perdute. Un piccolo album di immagini dell’epoca (cartoline, fotografie, disegni), quasi tutte conservate da Giulio insieme alle lettere, impreziosisce il lavoro.
Marcella non ha mai conosciuto la nonna Teresa, che si è spenta nel 1939, dopo soli 19 anni di matrimonio, e quando ha riscoperto questo carteggio, amorevolmente tenuto in serbo dal nonno, si è convinta che valeva la pena renderlo pubblico, per i suoi significativi contenuti. Come lei stessa dice, la prosa di Giulio “è sorprendente per stile, vivacità, ironia, passione, profondità di sentimenti, profilo morale, mentre quella di Teresa é più semplice, immediata, quasi discorsiva, ma di una sincerità e, talora, di un’ingenuità commoventi”. Il lavoro, al quale Paolo Goretti ha offerto una prefazione che denota in pieno le sue doti di testimone autentico della vita di Siena, è corredato da schede di storia redatte da Paolo Leoncini che con rigore, originalità e arguzia puntualizzano i momenti salienti del decennio che fa da sfondo alla vicenda. L’opera, accompagnata da un’appropriata ed elegante veste editoriale, è completata da un’analisi del lessico in uso tra i due innamorati che rispecchia l’idioma senese di 100 anni fa, riportando alla memoria alcune espressioni e modi di dire oggi dimenticati.