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di Andrea Pagliantini
CASTELNUOVO BERARDENGA. Grazie alla vita, che ha portato Marco e Laura a lasciarsi alla spalle un’intensa attività culturale a Milano – in una libreria “faro” di lettori e presentazioni, per venire a riaprire la Libreria del Mondo Offeso in piazza Marconi a Castelnuovo Berardenga.
La sproporzione fra i due luoghi è notevole: da una parte “il logorio
della vita moderna”, dall’altra il logorio della vita in provincia, dove
argomenti degni di nota sono una lite fra vicini, qualche pazza che dà
in escandescenze, le solite macchine accatastate ovunque (di giorno come
di notte), la sciatteria di fornetti e stendini sul bordo della strada,
la triste fontana senz’acqua.
La bellezza accatastata in secoli di storia sulle armoniche colline
intorno in una delle campagne più romantiche esistente sulla terra.
Ecco arrivare Maurizio Maggiani per una conversazione fra i lettori in una libreria straboccante di persone, per presentare il suo ultimo libro “La memoria e la lotta, Calendario minimo della Repubblica, in cui inizia a raccontare la propria infanzia, i rapporti con il mondo esterno in quella
zona di confine e di cavatori che è la Lunigiana.
“Cresciuto nella miseria e nella fratellanza”, figlio di un giovane che
per imparare il mestiere di elettricista si arruolò nell’esercito e venne ripagato con tutta la Campagna d’Africa fino a El Alamein.
“La libreria non è un negozio”, dice Laura Ligresti. la libreria è un posto in cui si trovano esperienze su carta o si scambiano storie fra persone che s’incontrano.
Un mondo brutto, dove tanti anni di lavaggio del cervello (televisivo,
scolastico, competitivo) hanno reso le persone diffidenti, aride, dove
la guerra nelle sua barbara ferocia entra nelle case ogni giorno, in
Palestina, Libano, Ucraina in maniera molto diretta e tragica.
Dialogo serrato fra i lettori e lo scrittore, il tema di questa nostra
cara Repubblica è sentito e appassiona, vengono in mente le parole del
presidente Sandro Pertini, che soleva spesso ripetere: “Questa nostra Repubblica l’abbiamo pagata con il sangue e la galera…”.
C’è il rischio che ogni giorno ce ne venga portato via un pezzettino
sotto ai nostri occhi, assieme al nostro futuro.