Il prossimo 24 settembre protagonista sarà Mario Morellini e il suo “Siena 1838. Un almanacco ritrovato”
SIENA. Prosegue l’omaggio della Biblioteca degli Intronati agli autori di Siena con gli appuntamenti de “Il martedì senese”. Il prossimo 24 settembre è con Mario Morellini e il suo “Siena 1838. Un almanacco ritrovato” (ed. Effigi).
Nella Sala Storica (via della Sapienza, 5) alle 17.30, l’autore insieme al presidente della Biblioteca Raffaele Ascheri illustrerà quello che a tutti gli effetti può essere definito come una fotografia ISTAT ante litteram che offre ai lettori il quadro e l’atmosfera di una città preindustriale. Anche la scelta di offrire il testo in forma di ristampa anastatica con caratteri tipografici desueti fa parte di un gioco volto a un viaggio nel passato, ormai non più troppo glorioso come l’anno 1838. Ecco che così i dati, notizie e informazioni raccolti dallo scrittore tracciano un’utile istantanea per capire il territorio e la città di Siena.
In questo volume Morellini ci offre la possibilità di compiere un’ulteriore esperienza estetica, quella data dalla fruizione delle sue immaginifiche tavole pirografiche.
Mario Morellini: nasce a Siena il 30 dicembre 1959, in casa, nella Contrada del Leocorno. L’affetto per il nonno materno lo porta a dedicargli, prima, il libro filosofico “Bestiarum genus” e poi a tradurre il suo diario di guerra del 1915-18 ricavandone l’opera “Vacanze di guerra”. Frequenta l’università, ma non si laurea. Diventa guida ambientale e comincia a dedicarsi alla scuola come esperto esterno di educazione ambientale, scientifica e artistica. Tiene corsi per insegnanti, studenti delle scuole elementari, medie e licei. I suoi laboratori propongono percorsi di natura, vita al microscopio, paleontologia, archeologia sperimentale, storia e tecniche dei colori e della scrittura, antichi mestieri, chimica e sistema periodico.