Appuntamento alla biblioteca degli Intronati il 16 aprile
SIENA. Presentato in collaborazione con l’Accademia degli Intronati, il prossimo 16 aprile Maria Elena Cortese illustrerà al pubblico il suo libro “L’aristocrazia toscana. Sette secoli (VI-XII)”
(Spoleto, Centro Italiano di Studi sull’Alto Medioevo. Collana Istituzioni e Società, 2017).
L’appuntamento, a ingresso libero, è nella sala Storica della Biblioteca degli Intronati (via della Sapienza, 5). Insieme all’autrice i docenti universitari Duccio Balestracci e Simone M. Collavini, coordinati da Enzo Mecacci, vicepresidente dell’Accademia degli Intronati.
Con un ampio taglio comparativo e una prospettiva di lunghissimo periodo, il volume delinea le caratteristiche e l’evoluzione dei gruppi aristocratici nelle diverse aree della Toscana medievale.
Al centro dell’attenzione le fasce sociali che, di volta in volta, esercitarono egemonia e potere politico in una dimensione che eccedeva quella strettamente locale: le famiglie dell’alta aristocrazia attive su scala regionale, così come i livelli intermedi dotati di patrimoni diffusi in un raggio almeno diocesano. Attraverso la lettura congiunta di documentazione scritta e dati archeologici vengono analizzati gli spazi d’azione politica e i luoghi d’esercizio del potere, le basi fondiarie e le risorse economiche, le reti di relazioni e i rapporti con le autorità superiori. Proprio grazie all’interazione tra fonti di tipologia diversa l’arco cronologico della ricerca ha potuto dilatarsi su circa sette secoli: dal VI, momento di massima crisi e trasformazione nell’assetto dell’economia e della società di stampo romano, fino al XII, quando si compirono il definitivo radicamento aristocratico nelle campagne toscane, con il cristallizzarsi delle signorie rurali, e la maturazione delle prime istituzioni d’autogoverno cittadino.