Intervista a Maria Pia Corbelli
Intervista di Annalisa Coppolaro
SIENA. Il grande appuntamento è per sabato 11 dicembre nella Sala del Concistoro per XXX edizione del Premio Celli, che verrà attribuito a Simone Bachini e Fabio Mazzieri. Una delle persone che promuovono da sempre questo importante premio della cultura per Siena è Maria Pia Corbelli, amica e allieva di Mario Celli, direttrice della Voce del Campo e organizzatrice del Siena Film Festival. Proprio con lei parliamo dell’edizione 2010, piena di nomi prestigiosi.
Trent’anni di premio Celli: cosa significa per Maria Pia Corbelli e quali sono i momenti più belli che ricordi di questa manifestazione?
E’ un traguardo davvero importante, in questi 30 anni sono stati insigniti del premio intitolato a colui che è stato il mio primo maestro tante personalità illustri del mondo della cultura dell’arte dello spettacolo dell’imprenditoria. E’ un premio che viene dato a coloro che per Siena sia per nascita o per adozione, l’hanno fatta diventare grande nel mondo. Il momento forse più bello ed incredibile è stato nel 2000 quando ho organizzato appunto in occasione della cerimonia una sfilata di carrozze d’epoca con tutti gli insigniti fino al 2000 preceduti dagli squadroni del quirinale e dai carabinieri in alta uniforme che attraversavano la città per poi arrivare nella piazza del campo. Una manifestazione bellissima di grande emozione anche se in pochi credevano sarei riuscita a realizzare.
In un periodo in cui le agenzie di stampa e i giornali online sembrano prendere il sopravvento sul giornalismo tradizionale, un suo commento come direttrice della Voce del Campo e allieva di Celli.
E’ vero, stiamo assistendo ad un successo della diffusione dei giornali, soprattutto delle riviste online. Questo consente effettivamente una ricerca che può rendere fruibile in qualsiasi parte del mondo un singolo articolo della rivista che sia collocata su una piattaforma idonea. Penso alla facilitazione che ne viene tratto dal lavoro redazionale. Anche io ci sto pensando onde poter collocare in tempo reale nei più svariati posto del mondo un giornale come La Voce, che si interessa da anni di cultura. Certo, essendo io nata e cresciuta nelle tipografie ai tempi del “piombo” con il direttore Celli che controllava personalmente gli spazi delle pagine oggi sembra avveniristico… ma il futuro è online.
Con il suo giornale sono divenuti giornalisti pubblicisti moltissimi ragazzi… Cosa consiglierebbe ad un giovane che vuole intraprendere questa carriera?
Innanzitutto ascoltare e guardare chi ha esperienza, con umiltà e dedizione. Non è un lavoro facile, occorre passione ed entusiasmo e soprattutto non pretendere di essere subito giornalisti con alterigia. Io ho fatto molta gavetta e non mi sono mai sognata di sentirmi giornalista fino a quando il signor Celli mi disse che ero pronta per fare un “pezzo”. Erano passati quasi 10 anni da correttrice di bozze.
Qualche indiscrezione sul prossimo Siena Film Festival, che sta già organizzando?
La XV edizione del Terra di Siena International Filmfestival verrà annunciata prossimamente alla Berlinale. La prossima edizione si terrà sempre ai primi di ottobre a Siena in collaborazione con Rai Movie e l’Università degli Studi di Siena per i worshop con gli studenti e gli autori. “Aspettando il festival”, una formula già collaudata quest’anno, in estate diverrà itinerante con tappe che partendo da Sinalunga toccheranno il Comune di Chianciano e il Comune di Città della Pieve uniti per la valorizzazione contemporanea della promozione cinematografica della Val di Chiana. Una specie di cittadella del cinema internazionale. Con il mio staff sto lavorando a questo progetto già da mesi e prossimamente avremo un incontro con i sindaci di questi Comuni.