SIENA. Per la rassegna di LunediLibri il prossimo (11 maggio) alle ore 18 nel Salone storico della Biblioteca Comunale verrà presentato Nati per credere (Codice editore), il saggio, scritto a più mani, dello psicologo cognitivo Vittorio Girotto, del filosofo della scienza Telmo Pievani e da Giorgio Vallortigara, direttore del Centro interdipartimentale mente/cervello di Trento.
All’incontro, ad ingresso libero, sarà presente uno degli autori: Vittorio Girotto, intervistato da Patrizia Marti, docente di tecnologie per l’apprendimento e interazione uomo-macchina all’Ateneo senese, così da affrontare il dilemma, mai sopito, tra scienza e fede. Per cercare, cioè, almeno alcune risposte ai tanti interrogativi, che il mondo e la vita pongono, sull’esistenza nella sua interezza.
Nel libro i tre studiosi intrecciano le loro riflessioni ad esperienze di ricerca per formulare ipotesi sul perchè il nostro cervello sembri programmato per credere ad una mente creatrice superiore, a un “disegno intelligente”, e faccia fatica ad accettare la teoria darwiniana di selezione naturale dove abbiamo il progetto e non il progettista.
Attraverso studi specifici i tre hanno potuto osservare i meccanismi cognitivi propri dell’essere umano e le intuizioni precoci con le quali ognuno cerca di spiegare il mondo, talvolta corrette e per questo da ostacolo per l’acquisizione di nuove conoscenze scientifiche.
La nostra mente, nonostante si sia evoluta per il bisogno di dare spiegazioni a fenomeni incomprensibili o molto dolorosi, sfiora, tocca, a volte si aggrappa nella ricerca di aiuto, ad un credo religioso, un concetto-soluzione universale, facile da trovare in tutte le culture.
Sarà interessante, allora, addentrarci, con l’aiuto di un esperto, nei meccanismi mentali che possono generare queste credenze. Conoscere le competenze dei due emisferi cerebrali. Quale dei due “crede” e quale, invece, razionalizza e come, insieme, determinino il nostro comportamento nell’affrontare specifiche situazioni.