Film drammatico, crudo, senza sconti
di Paola Dei
SIENA. Dall’8 maggio nelle sale la pellicola di Rob Epstein e Jeffrey Friedman, tratta dal libro-documento di Linda Lovelace, meglio nota come Gola Profonda, che con una modica spesa di 25mila dollari, ne fece incassare oltre 100 milioni ai suoi aguzzini, primo e peggiore fra tutti il marito.
La storia di Linda Lovelace al secolo Linda Susan Boreman, nella pellicola omonima è stata presentata al Sundance Film Festival e successivamente al Festival di Berlino.
Nei panni delll’attrice scomparsa nel 2002 in un incidente d’auto, è Amanda Seyfried, la star di Mamma Mia, al fianco di Peter Sarsgaard nei panni del marito, Sharon Stone è invece la madre e Adam Brody Harry Reems, suo compagno di scena in Gola Profonda. Linda, nata da una famiglia borghese, con una madre rigida e tradizionalista, non ha particolari desideri cinematografici, fatta eccezione per una sua particolarità che la portò a diventare una icona sexy del momento.Nel tentativo di uscire da una famiglia conservatrice si lega a Chuck Traynor che successivamente diverrà suo marito e la introdurrà nel mondo della pornografia per pagare tutti i debiti da lui accumulati. Presentata al regista delle pellicole hard Gerardo Damiano, divenne la protagonista di uno dei primi film porno realizzati per il grande schermo e raggiunse un successo planetario inaspettato, trasformandosi nella portavoce della dissolutezza e della sregolatezza libertina, mentre lei – totalmente ingenua – non era affatto consapevole delle sue doti sensuali. Ma proprio questo fu uno dei motivi del suo successo che nascondeva in realtà una donna vittima di violenze e abusi da parte del marito. Ogni suo tentativo di uscire dalla spirale perversa nella quale il marito l’aveva gettata risultava vano fin quando il regista hard Gerardo Damiano non intervenne aiutandola a staccarsi dal marito e costruirsi una nuova vita.
Piena di ferite nell’anima decise di pubblicare il libro con la sua storia e di schierò dalla parte delle femministe contro il mercato della pornografia. Morì per le ferite riportate in un incidente a 53 anni; l ‘ex marito, legatosi ad una nuova pornostar, morì qualche mese dopo per un attacco cardiaco.
Drammatico, crudo, senza sconti e con scene di violenza sottesa e inafferrabile all’esterno, la pellicola ha confermato il valore dei due registi che si distinguono da sempre per progetti di grande valore anche se le imprecisioni e alcune scene non la rendono la migliore. Di loro anche Lo schermo velato e Urlo sulla vita del poeta Allen Ginberg interpretato da James Franco, attore presente anche nella pellicola Lovelace.