di Gianni Basi
CASTELNUOVO BERARDENGA.Fra le tante realtà della provincia italiana ancora legate alle feste patronali ci piace segnalare una festa che si svolge ogni anno a Sant’Ansano a Dofana, nel territorio fra Montaperti e Castelnuovo Berardenga. Sperando che il bel tempo sia di conforto, l’appuntamento è per il 22 marzo.
In questa quarta domenica di Quaresima, la collina su cui il paesino si allunga “disteso come un vecchio addormentato” si animerà di colpo e darà seguito ai festeggiamenti in onore di Sant’Ansano. Le manifestazioni, già avviate il venerdi con una cena di solidarietà per il terzo mondo e il sabato con una bella passeggiata in bici nell’Alta Valdarbia, vivranno nell’intera giornata domenicale i momenti più significativi. I devoti del Santo, patrono di Siena e venerato in tutto il centro Italia, andranno a Dofana e celebreranno la traslazione a Siena delle sue spoglie, datata 1107. Ansano, giovane romano che in epoca imperiale osò sfidare gli idoli del paganesimo e le ire dei potenti quiriti, finì martire nei boschi di Dofana (nome latino composto che indica l’antica presenza di due templi di culto), creando in quelle terre le radici di una profonda cristianità.
Da vedere la mostra fotografica realizzata dalla Compagnia Laicale sull’ “insediamento cristiano nel Chianti senese”; quindi, introdotti dall’apertura degli stands promozionali delle Associazioni di Volontariato e dalla fiera dei prodotti tipici curata dal Comune di Castelnuovo, spazio a due importanti eventi della giornata: la celebrazione della messa, officiata dal vescovo di Volterra, e il vernissage delle opere partecipanti ad un concorso di pittura – patrocinato dalla Regione Toscana e con premiazioni in serata – avente per tema “il paesaggio artistico e la fede”. Un’appetitosa “merenda in piazza” con le specialità locali, e poi il coinvolgimento popolare proseguirà con la visita alla Cappella del Martirio, la visione dei filmati di documentari artistici legati ai luoghi di venerazione del Santo, e infine col raccoglimento per i Vespri, celebrati da monsignor Savino Mazzini. Ma, alle 16 in punto, sarà la volta del momento catturante della grande musica.
Protagonista, come ogni anno, l’Orchestra a Plettro Senese “Alberto Bocci”. E’ questa una formazione che occupa ormai un posto di rilievo tra i vanti musicali della città di Siena e che nel mese scorso, al Teatro Alfieri di Castelnuovo, ha destato entusiasmi calorosi, guidata dal suo direttore Giuseppe Baldesi nell’esecuzione di brani di Leopold Mozart padre, e con la rappresentazione scenico-musicale “Un eroe di nôvo genere” dello stesso Baldesi. Il tutto, organizzato con perizia e passione dalla presidentessa della “Alberto Bocci” Angela Castellarin.
A Sant’Ansano in Dofana l’orchestra si schiererà in ottetto, presentando al pubblico strumenti semisconosciuti quali il mandoloncello e il chitarrone. Ai mandolini suoneranno Riccardo Sestini, Bernardo Ticci e Marta Marini; alle mandole Angelo Mascolo e Guido Anichini; al mandoloncello Saro Codenotti; alla chitarra Simone Rossi; al chitarrone Elisa Trastullo. Verranno eseguiti brani sublimi di Haendel e Vivaldi, e chiuderà il piccolo concerto un autore contemporaneo di spessore, il tedesco Konrad Wolki, considerato il capostipite della moderna orchestrazione a plettro.
L’orchestra “Alberto Bocci”, che fa anche da scuola di musica e svetta fra le note più liete del panorama culturale senese, è nata nel 1921 come “Circolo Mandolinistico” ed ha oggi sede nella centrale via Franciosa. Offre ai visitatori, ed in particolare a giovani e studenti, un ampio materiale storico ricco di manoscritti e di strumenti che ne documentano vita e attività. Nelle sue sale sono custoditi campionari completi di legni per corda, suonata sia a plettro che a pizzicato, e vanno dal liuto all’arpa e ad antichi reperti perfettamente conservati. Unica in città in questo specifico genere museale, la scuola è frequentata prevalentemente da giovanissimi ed annovera nei suoi programmi di studio partiture di autori barocchi, classici, ottocenteschi e operistici sino ai contemporanei. Inserita puntualmente nelle ricorrenze di Sant’Ansano a Dofana, l’Orchestra a Plettro Senese è richiesta nei concerti di Siena e provincia e comincia ad essere conosciuta anche all’estero. Contestualmente ai valori legati alla storia ed alla spiritualità della festa patronale, la formazione a plettro ha infatti destato in questi anni interesse e apprezzamento da parte della britannica Faculty of Arts della The Open University di Milton Keynes, città non lontana da Londra e centro di interessi artistici, musicali e di fede.
Tra culto, arte, manicaretti e musica, un salto a Dofana val proprio la pena, domenica, per trascorrere una bella e sana giornata. Si, proprio piccoli grandi ritorni ad un mondo semplice che c’è ancora, basta cercarlo.