Appuntamento alle 21,30 al teatro Poliziano di Montepulciano. La giornata si apre con il concerto delle Bande in Piazza Grande
MONTEPULCIANO. Dopo l’inaugurazione in programma al Castello di Sarteano, il 43/o Cantiere Internazionale d’Arte si presenta a Montepulciano con il nuovo allestimento de “L’impresario in angustie”, opera di Domenico Cimarosa per la regia di Caterina Panti Liberovici, con l’Orchestra Poliziana diretta da Roland Boër e un cast selezionato in collaborazione con il Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze.
La prima dello spettacolo si terrà venerdì 13 luglio alle ore 21.30 presso il Teatro Poliziano (via del Teatro n. 4), mentre le repliche sono in agenda per sabato 14 e domenica 15 luglio (quest’ultima in pomeridiana alle ore 18). ”L’impresario in angustie” parte da una riflessione sulla crisi e la svalutazione del settore culturale: la vicenda è quella di uno spettacolo teatrale che soffre la carenza di risorse economiche e descrive il palcoscenico come un luogo abitato da persone arroganti e competitive, prive di uno spirito di gruppo o di un ideale comune. Un’autocritica amara e un vero e proprio atto di coraggio della regista che, nel nuovo adattamento drammaturgico della farsa, innesta un ulteriore personaggio – il regista – e molteplici citazioni di Pirandello, versi di Rostand e parole di Strehler. Un’opera che racconta, in teatro e col teatro, la disfatta del teatro stesso, attraverso una storia irrisolta che spiazza lo spettatore e lo spinge a mettersi in discussione. La nuova produzione vanta un’edizione musicale realizzata appositamente per il Cantiere da Enrico Massa a partire dal manoscritto settecentesco dell’autore Domenico Cimarosa; la regia è affidata a Caterina Panti Liberovici, già impegnata al Teatro Regio di Torino e all’Oper Frankfurt.
“L’impresario in angustie – spiega la regista Panti Liberovici – è una storia triste e miserabile per chi come me ha l’ambizione di credere nel teatro. Di chi il teatro lo fa combattendo la battaglia quotidiana della qualità. È il richiamo alla realtà di chi il teatro lo vive e lo fa ogni giorno ed ogni giorno lo vede morire un pochino. Se chi si occupa di cultura non ci può campare, questo fa della cultura un hobby, per forza di cose a discapito della qualità specifica di una professione. Si potrebbe essere portati a pensare che purtroppo la cultura non sia una priorità, considerando l’allarmante situazione politica del nostro paese, eppure è proprio la svalutazione della cultura che degrada ogni ambito del pensiero politico. La vera risposta la troviamo sulla tomba di Strehler: Portate con voi l’esempio di una moralità teatrale per un mondo più buono e più giusto”.
La seconda giornata del Cantiere Internazionale d’Arte, rassegna ideata da Hans Werner Henze, diretta da Roland Böer con il coordinamento artistico di Giovanni Oliva, in corso fino al 29 luglio tra Montepulciano e la Valdichiana senese, si aprirà alle ore 18.00 in Piazza Grande con il concerto “Marcia e unione delle bande” in cui la Banda Polizianadiretta dal maestro Giacomo Valentini e la Banda di Rieti diretta dal maestro Giancarlo Cecca eseguiranno un programma popolare, da “Primi passi” di Vincenzo Corino, “Topolina” di Fernando Francia e “Alessandra” di Giovanni Battista Cardone (ingresso libero).
Alle 22.00, a Sarteano, si rinnova l’appuntamento con “Nelle scarpe di Giufà”, la pièce di teatro musicale che analizza le storie della tradizione e i movimenti delle migrazioni: scritta e diretta da Laura Fatini, la messinscena della Nuova Accademia degli Arrischianti è impreziosita dalle musiche di Sara Ross, eseguite dal vivo dell’Ensemble Giufà.