Venerdì 1 Aprile, presentazione del libro di Matteo Fontani
SIENA. “Non è una festa. È un delirio, al cui contagio sfuggono solo i protagonisti della parata, il duce, gli alfieri, i mazzieri, i tamburini, i valletti, i vessilliferi rivestiti nei loro meravigliosi variopinti costumi e intenti a fornire un saggio della loro abilità nel gioco delle bandiere, ma col professionale distacco che richiede quella solennità liturgica […]” . Così Indro Montanelli descrive nel 1974 le comparse del Corteo Storico del Palio di Siena. Chi sfila con indosso una montura, marcia dignitoso con un sincero quanto disinvolto orgoglio, consapevole del suo ruolo e di essere parte di un qualcosa di estremamente unico, percepito come intimamente proprio. Il Corteo può essere visto come l’essenza stessa del Palio, della città, in bilico tra passato e presente, tra sacralità e profanità, di quella sana follia collettiva che agita i corpi e le menti dei senesi ogni anno da più di quattro secoli.
In queste pagine troviamo un’analisi a ampio raggio sui Costumi Comunali, per capire cosa è cambiato nel corso del tempo e perché si sono verificati questi mutamenti; il tentativo riuscito di dare a questi manufatti quell’attenzione spesso negata e riservata, invece, alle monture di Contrada, sicuramente di maggior interesse collettivo ma in fondo parte di uno stesso unicum storico-artistico.
Alla presentazione tenuta da Mauro Civai, storico del Palio, sarà presente il Sindaco di Siena Bruno Valentini e il giovane autore di un testo che riserva interessanti spunti di riflessione su un elemento che è parte integrante della vita dei senesi.