Appuntamento sabato, 21 ottobre, al teatro dei Rozzi di Siena
SIENA. A TeatrInScatola arriva “Acqua di colonia”, ironico racconto sulla rimozione della storia coloniale italiana e i suoi effetti sul presente
Internazionale l’ha definita un’opera dissacrante che ci narra con spietata ironia l’Italia fascista e colonialista, trascinando lo spettatore in un vortice di risate e sensi di colpa. “Una trappola feroce” preparata ad arte da Frosini e Timpano, autori/attori di “Acqua di Colonia” della Compagnia omonima, lo spettacolo che andrà in scena sabato 21 ottobre alle 21.30 al Teatro dei Rozzi di Siena. Uno degli appuntamenti di punta dell’edizione 2017 di TeatrInScatola, la rassegna di teatro contemporanea firmata Straligut. Il colonialismo, una storia rimossa e negata, che dura 60 anni, inizia già nell’Ottocento, ma che nell’immaginario comune si riduce ai 5 anni dell’Impero Fascista. Cose sporche sotto il tappetino, tanto erano altri tempi, non eravamo noi, chi se ne importa. “È acqua passata, acqua di colonia, cosa c’entra col presente?” E’ la domanda a cui lo spettacolo cerca di dare risposta. Sicuramente, qualcosa ci è rimasto addosso come carta moschicida, in frasi fatte, luoghi comuni, nel nostro stesso sguardo. E i profughi, i migranti che oggi ci troviamo intorno, sull’autobus, per strada, anche loro sono astratti, immagini, corpi, identità la cui esistenza è irreale: non riusciamo a giustificarli nel nostro presente. Come un vecchio incubo che ritorna, incomprensibile, che ci piomba addosso come un macigno.
“La Frosini e Timpano, intelligenti, caustici, velenosi, sono bravissimi a destreggiarsi fra fumetti d’epoca, canzoni, regi decreti, discorsi pubblici di allora e di oggi: lascia il segno, ad esempio, la loro citazione dell’efferato Topolino in Abissinia («ho promesso alla mia mamma di mandarle una pelle di un moro per farsi un paio di scarpe»), poi ripreso nel finale, in cui appaiono con le orecchie da topo e le maschere antigas”.Così descrive lo spettacolo, che ha replicato con successo in tutta Italia, il critico Renato Palazzi.
Dopo “Acqua di colonia” TeatrinScatola proseguirà con “Fiabe da tavolo”, lo spettacolo del Teatro delle apparizioni per i piccolissimi (29 ottobre ore 17.00 Casa dell’Ambiente): fiabe in valigia, evocate con oggetti, suoni, racconti e immaginazione. Poi Vicoquartomazzini con “Amleto FX” (4 novembre 21.30 Teatro del Costone), “Fa’afafine”, pluripremiato spettacolo di Giuliano Scarpinato (12 novembre ore 17.00 Teatro dei Rozzi), “Horror Vacui” di Maurizio Patella (16-17 novembre 21.30 Teatro del Costone) e “Little Bang” di Riserva Canini (26 novembre, ore 17.00, Teatro del Costone). A chiudere, la prima assoluta della nuova produzione per ragazzi di Straligut Teatro, “Alberto”, sul tema della dislessia. Da non perdere, infine, il concerto di Paolo Benvegnù al Teatro dei Rozzi il 2 dicembre, ore 21.30.
TeatrInScatola 2017 è realizzato da Straligut Teatro all’interno del progetto di Residenza Artistica “Up”, sostenuto dalla Regione Toscana con il contributo del Comune di Siena e del Comune di Monteroni d’Arbia. Sostegno inoltre da parte del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, di Zurich Securitas di Trisciani e Bonucci, collaborazione con Nanaproject e DSU Toscana.
Il programma completo della manifestazione è consultabile sul sito www.straligut.it; per info e prenotazioni si può chiamare i numeri 371 1618585, 0577 374025 oppure scrivere a info@straligut.it. I biglietti degli spettacoli serali costano € 10 (intero) e € 8 (ridotto); quelli pomeridiani per famiglie hanno biglietto unico a € 5. Gli studenti universitari possono inoltre usufruire di una vantaggiosa promozione grazie alla convenzione stipulata con Dsu Toscana.