Fino al 15 maggio spazio alla danza contemporanea
SIENA. Dal 13 al 15 maggio nei suggestivi spazi dell’ex o.p. San Niccolò (Palazzina Livi), Once danzateatro, in collaborazione con la Corte dei Miracoli e Max Barachini, organizza un week end di ricerca su un’idea di relazione tra la dimensione intima e quella pubblica della creazione artistica. L’intimità Accessibile, un evento complesso che si sviluppa in diversi momenti: dalla formazione, alle performance di danza ed esposizioni artistiche.
“Un momento dedicato alla ricerca e al confronto nell’ambito della danza contemporanea.- spiega Sara Due Torri del Gruppo Once – Il seminario con gli artisti, le performance, la mostra di scultura, costituiscono occasione di riflessione e di scambio sul tema della creazione artistica. Il percorso è organizzato negli spazi non convenzionali della Corte dei Miracoli, luogo che per sua natura porta all’incontro e allo scambio d’intenti. Nei suoi storici cortili, infatti, vogliamo favorire il confronto tra danzatori, critici e operatori del settore, perché l’evento sia per la città di Siena e per le realtà della danza contemporanea italiana un’occasione di approfondimento su alcuni possibili approcci all’atto creativo nella produzione artistica.”
Domenica 15 maggio, a partire dalle 18.00, gli spazi poco convenzionali della Corte dei Miracoli faranno da cornice alle performance di Once danza teatro, Max Barachini e Compagnia all’Aria (anonima del Castello CAAC). Tre proposte che indagano in maniera diversa il rapporto tra intimità e condivisione, spazio e tempo della performance. I linguaggi e le istanze dei tre pezzi sono differenti, ma insieme creano un percorso coerente.
Durante il primo momento, dedicato alla performance di Once Danza Teatro, verrà presentato lo spettacolo The rest cure. Ispirato alla storia The Yellow Wallpaper di Charlotte Perkins Gilman: la protagonista è una donna, costretta ad un isolamento forzato dal resto del mondo. Deprivata della possibilità di rispondere alle proprie esigenze emotive e di relazione, costretta a confrontarsi con gli aspetti più oscuri di se stessa. Questo processo di introspezione genera l’improvvisazione che successivamente si sviluppa in una coreografia di danza. Lo spettatore viene coinvolto in un percorso che lo vedrà trasformarsi in vero e proprio voyeur, costretto a sbirciare dentro ad una finestra per poter cogliere ciò che la donna sta vivendo nel suo privato all’interno della stanza che la imprigiona.
Nella seconda tappa sarà possibile assistere allo spettacolo Dedicato all’aria, a cura della Compagnia dell’aria, che mostrerà come anche lo spazio che siamo abituati a conoscere possa divenire un luogo “nuovo”, fatto di incontri con se stessi e gli altri, in una dimensione di condivisione.
Il percorso si conclude con la performance di improvvisazione di Max Barachini, Mindiscape (story) in cui gli spettatori sono invitati ad entrare all’interno della stanza che ha ospitato The Rest cure. Lo spazio scenico sembra avere recuperato i codici convenzionali: danzatore- pubblico, ma l’artista porta gli spettatori “come dentro la sua pelle”, rendendo accessibile a chi lo circonda l’esperienza intima del suo atto creativo di improvvisazione