Da Dante all'Unità d'Italia: ogni sabato parole in versi
CETONA. Al via le iniziative che la Pro Loco di Cetona intende proporre al pubblico vacanziero in questa Estate Cetonese, con il patrocinio del Comune di Cetona. L’antipasto, per il ciclo “Serate in poesia”, sarà sabato (13 agosto) alle ore 21,30 presso il giardino della sala Polivalente, con lo spettacolo teatrale “Noi leggevamo un giorno per diletto“. Una lettura del canto quinto dell’Inferno di Dante e brani scelti di Pavese, Alda Merini, Shakespeare, Buzzati, Ungaretti, Leopardi e Dostoevskij ma anche brani ironici e brillanti di Gaber e Trilussa. Gli interpreti Mino Manni, Silvia Siravo con il violino di Beatrice Paderi offriranno un breve excursus poetico e letterario sull’amore e su tutti i momenti che lo caratterizzano compresi gli aspetti ridicoli, leggeri o anche più tragici di esso.
Il secondo appuntamento, sabato (20 agosto) con “Amatela questa Italia“: una frase di un celebre condottiero? o un monito agli Italiani? E’ solo il titolo della locandina per lo spettacolo che si svolgerà alle ore 21,30 nel Giardino della sala Polivalente del Comune di Cetona, dove per il ciclo estivo dedicato alla poesia, la Pro Loco e Fondazione Balestrieri con il patrocinio del Comune di Cetona, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, proporranno alcune letture sulla storia, poesie e canzoni dal Risorgimento alla Resistenza.
L’intento di Marilena Orioli, curatrice dei testi, e degli attori Piero Baldini, Rodolfo Baldini e Maria Zamponi, con sottofondo musicale di Mirco Bonucci, è quello di “onorare la patria” con un percorso nella nostra storia dedicato alla memoria e alla riflessione sugli eventi che hanno fatto l’Italia, ritenendo che ricordare un grande passato sia il modo migliore per guardare il presente e immaginare il futuro.
Storia di eroismi, di ardimenti, di grandi passioni, di forti ideali che animarono uomini onesti e generosi, i quali, dopo aver speso le loro migliori energie, impegnandosi col pensiero e con l’azione al raggiungimento dell’Unità, sono usciti dall’impresa più poveri di com’erano entrati. Della parabola che prese l’avvio dai risorgimentali sono stati scelti i momenti più ricchi di emozione e di pathos, come le gesta di Garibaldi che a Cetona nel 1849 ebbe accoglienza calorosa; la resistenza della Repubblica Romana, i drammi dell’emigrazione, la terribile avventura della grande Guerra e poi, il secondo Risorgimento della Resistenza. Quello che verrà declamato a Cetona è un severo messaggio contro chi lavora per la secessione: quello di non permettere che l’Italia si divida, che la corruzione, l’avidità, l’abusivismo collochino tra i ricordi polverosi questo Bel Paese che ” ha il sole così caldo, le mamme così buone, le ragazze così care”, come scriveva il diciottenne condannato a morte per aver amato l’Italia.