SIENA. Da Legambiente Siena riceviamo e pubblichiamo.
“Negli ultimi mesi siamo tornati a parlare dei collegamenti ferroviari tra la città di Siena e il sud della provincia. Nel 1999 un accordo di programma, fra la Provincia di Siena il Comune di Siena, la Regione Toscana e il Ministero dei trasporti, portò a notevoli miglioramenti strutturali da Poggibonsi in direzione di Empoli ed individuava nella stazione di Chiusi, “l’altra faccia funzionale della Stazione di Siena vista la sua collocazione strategica sulla primaria rete ferroviaria italiana”.
Per fare chiarezza abbiamo organizzato per il prossimo 12 Aprile una tavola rotonda presso il saloncino della Pubblica Assistenza di Siena in viale Mazzini n°95 dal titolo “Siena e le Ferrovie”. Durante la serata parleremo dei collegamenti funzionali fra la città di Siena e il sud della provincia; delle problematiche strutturali di fondo della tratta ferroviaria Empoli-Siena-Chiusi sempre più penalizzata da un’infrastruttura ferroviaria di base concettualmente ottocentesca, non più all’altezza dei tempi dei costumi e delle moderne esigenze sociali ed economiche del lavoro, degli studi e del turismo; del penoso collegamento ferroviario con Grosseto e la costa; della mancanza di un collegamento ferroviario diretto con la vicina città di Arezzo sede di una sezione staccata dell’Università agli Studi di Siena e di una stazione dell’Alta Velocità; delle difficoltà che i pendolari devono affrontare nelle fasce orari di ingresso ed uscita dalla città, spesso risolte con un sempre più frequente ricorso al mezzo privato e soprattutto del fatto che ad oggi nessun sostanziale intervento migliorativo è previsto dalla Regione Toscana a sud di Siena che porti al miglioramento dei servizi in termini di cadenza di orari e dei tempi di percorrenza.
Tutto questo determina un forte uso dei trasposti su gomma e penalizzando così i vantaggi del trasporto su ferro in termini economici di sicurezza ed ambientali.
Come Circolo, pur apprezzando l’istituzione di due coppie di treni che dovrebbero assicurare un collegamento diretto per Roma, chiediamo significativi interventi strutturali principalmente verso Chiusi ma anche verso Arezzo e Grosseto; che diano certezza ai tempi di coincidenza con le tratte nazionali”.