
Stefano Corsi in Trails for Celtic Harp, propone melodie bellissime e meravigliosamente sognanti. Suoni dolci e ritmi frenetici si susseguono durante il concerto, composizioni che derivano dalla grande tradizione musicale e letteraria irlandese, in cui la storia, attraverso le note e le liriche dei bardi e dei poeti si è sviluppata nei secoli, sconfinando nei miti e nelle leggende.
Tra i fondatori dello storico gruppo Whisky Trail, Stefano Corsi è virtuoso dell’arpa a corde di metallo, strumento antichissimo e simbolo della cultura dell’Irlanda – tanto che Cromwell nella metà del Seicento ne ordinò la distruzione – ma è maestro anche di armonica a bocca. I due strumenti uniti alla voce offrono, nell’esibizione dell’artista, emozioni di un concerto appassionante. La mia prima arpa, spiega Stefano Corsi, è uscita dalla magia delle mani di Michele Sangineto nel 1983. Con le sue corde di metallo, l’impressione che dava sotto le dita era quella di uno strumento dell’acqua e del fuoco, dolcezza e forza in un solo suono. Da eccellente musicista Stefano Corsi aiuta l'arpa a corde di metallo a uscire dai musei per tornare a suonare nelle aree di origine e con l’arpa vince importanti premi. Corsi è uno dei maggiori solisti italiani: nel 2003, a Monza, è stato nominato Arpista Emerito della musica irlandese, insieme a Vincenzo Zitello e al bretone Myridhin. Tra i concerti restano memorabili quello del 2007 con il grande violinista irlandese Frankie Gavin e quello del 2008 con il bluesman inglese Johnny Dickinson
Nel 2009 pubblica il suo primo CD da solista: Trails for Celtic Harp, titolo del concerto radicondolese, in cui la sua alta qualità di solista evoca miti e leggende trasportando chi ascolta in un’altra dimensione, passando attraverso i tre requisiti fondamentali dell’arpista: il primo commuovere, il secondo rallegrare e il terzo far cadere in un sonno meraviglioso, alle ore 21,30 nel Chiostro delle Agostiniane.