di Paola Dei
SIENA. Con la regia di Silvio Muccino, è in uscita oggi nelle sale italiane: Le leggi del desiderio, commedia brillante che esplora le molteplici sfaccettature della figura del life coaching. Interprete principale è Gabriele Muccino, accanto a lui Nicole Grimaudo, Maurizio Mattioli, Carla Signoris, Luca Ward. Distribuito da Medusa.
Gabriele Muccino interpreta un trascinatore di folle, un pifferaio magico che promette di vendere felicità e tanto fumo, ma che, in un momento di totale incertezza sociale riesce a coinvolgere un nutrito numero di adepti, complice il mezzo televisivo attraverso il quale con rumore, fumo e luci, viene indetto un concorso con l’obiettivo di scegliere tre persone per aiutarle a raggiungere il successo. Matilde, Luciana ed Ernesto, interpretati rispettivamente da Nicole Grimaudo, Carla Signoris e Maurizio Mattioli, oppressi dalle loro vite senza comprendere bene cosa manchi loro, partecipano al Concorso e vengono scelti per realizzare i loro sogni grazie all’aiuto del life coach. Divertente, a tratti cinico e amaro, il film si concentra sulla figura di Giovanni, alias Gabriele Muccino in formato “trascinatore” o “consulente” o “guru”, traendo spunto dalla scoperta fatta con youtube da Carla Vangelista, (che ha cofirmato la sceneggiatura anche dei precedenti due film di Muccino jr.), del life coach americano Anthony Robbins, esperto di programmazione neuro linguistica e consulente personale di Michail Gorbačëv, Bill Clinton e Donald Trump. “E’ il figlio fortunato della crisi, della fase di smarrimento che molti vivono, senza saper come arrivare a fine mese o realizzare i propri desideri – afferma il regista – Il life coach, o guru, o sciamano come volete chiamarlo è una figura che il nostro cinema non ha mai trattato e il mio film si chiede dove inizi la maschera e finisca l’essere umano. E soprattutto perché dobbiamo trasformarci in quello che non siamo. Non c’è programma tv, campagna pubblicitaria che non faccia leva sul nostro desiderio di essere o diventare qualcuno, e tutti ci propongono dei modelli ‘vincenti’ a cui assomigliare”……. “Il coaching è diventata una moda che ci assiste nella scelta di cosa comprare, vestire, mangiare – continua Muccino jr. – La gente cerca qualcuno che indichi una strada, un tempo erano gli sciamani o i guru. Insomma non è stato inventato nulla, di nuovo c’è il loro territorio: internet”.
Ma chi sono realmente queste figure? Pifferai magici che vendono fumo? Personalità carismatiche che riescono a coinvolgere milioni di persone con la promessa di successi futuri? Personalità che infondono coraggio? In Italia un life coach famoso è Roberto Re ma il fenomeno è più usato di quanto si pensi e sono molte le multinazionali che ne fanno uso..Anche l’attrice Carla Signoris non nega di averne avuto bisogno.
Il film si interroga su questo tema in maniera intelligente e spiritosa ma non decolla totalmente a causa di una sceneggiatura debole nei momenti in cui potrebbe invece avere picchi di vera genialità.