La città di Piombino ospita una piccola ma raffinata mostra di polaroid dell’artista senese. Dal 6 al 9 luglio al Piccolo Centro d’Arte Le Gambe Verdi.

PIOMBINO. Dalla Grecia delle Olimpiadi ai film di Abel Gance, da una Venere ad una Madonna, dalle ombre di bambini ad un occhio che scruta lo spettatore. Tutto questo e molto altro, è il mondo raccontato dalla mostra “Lo Specchio Riflesso” di Mauro Tozzi in programma a Piombino dal 6 al 9 luglio (dalle ore 19 alle ore 24) al Piccolo Centro d’Arte Le Gambe Verdi.
Quattordici polaroid che raccontano piccole storie. Istantanee che tagliano il tempo e fanno il giro del mondo compiendo pochi passi, per realizzarel’impresa impossibile: racchiudere l’intero universo in un frammento di immaginazione sorpreso in un negozietto di statuette all’aperto, in uno schermo televisivo e poco più. “Una cosa è andare in giro e catturare quello che si incontra, altro è ipotizzare nella propria mente delle immagini che sono ancora disordinatamente irreali. Raramente ho perseguito la prima strada, più spesso la seconda – spiega Mauro Tozzi – perché mi piace che sia la mia immaginazione a viaggiare”. Un viaggio iniziato nel 1985, le cui tracce nella definizione che ne ha dato Enrico Crispolti sono “impronte di luce sulla gelatina”, “qualcosa di drammaticamente precario, di sfuggente, fra la dimensione onirica e l’incubo medianico”. La particolarità di questa personale è che si racconta in modo originale fin dal titolo, una sorta di ossimoro che sembra suggerirci che le opere fotografiche di Mauro Tozzi, al di là dell’estatico fascino che emanano, nascondono un pensiero sottile: se l’occhio si limita a raccogliere l’immagine compie l’azione di un semplice specchio, si limita a riflettere la realtà. Invece, il riflesso delle foto dell’artista senese è lo specchio stesso, quello che la mente rielabora, reinventa, reinterpreta, ri-costruendo una nuova immagine, inesistente nella realtà ma apparentemente reale. Tornare a Piombino, infine, per Mauro Tozzi è sempre una grande emozione. Mauro Tozzi, infatti, è stato direttore artistico di Visionaria Film Fest dal 1991 al 2015 – e per quasi 10 anni dal 2004 al 2013 – il festival internazionale del cortometraggio da lui diretto, ha trovato nella città di Piombino e nella sua amministrazione illuminata, un’autentica casa.