di Gianni Basi
SIENA. Sarà l’influenza delle affascinanti musiche acquatiche haendeliane, ma a noi la conferenza stampa dello staff direttivo dell’Accademia Chigiana, di stamattina in Palazzo Chigi, ha ricordato il tipico lanciare un sassolino in un laghetto. Col propagarsi dei cerchi sino ai punti più lontani, irradiandoli di musica. E’ questo il senso che è stato descritto da Gabriello Mancini, nella sua qualità di Presidente della Fondazione dell’Accademia, nel presentare la nuova iniziativa del “Premiato Musichificio Senese” che, dal 23 luglio al 14 agosto prossimi, intersecandosi con la Settimana Musicale e l’Estate Chigiana, porterà i grandi nomi del classico nelle piazze e nei teatri della provincia, e spingendosi sino al grossetano.
“Nomi che – a detta del direttore artistico Aldo Bennici – rispondono a personaggi che non solo amano particolarmente la musica ma portano la Chigiana nel sangue”. Grande ampliamento dunque delle attività dell’istituto senese che, alle iniziative già in programma (i prossimi concerti a cominciare da giugno con “Alla ricerca del divino”, le visite dei week end – il venerdi compreso – a Palazzo Chigi), unisce ora un progetto di alto livello che interesserà i comuni di Chianciano, Chiusi, Pienza, San Gimignano, Sovicille e Grosseto. Una kermesse eccezionale che vedrà impegnati alcuni fra i maggiori docenti chigiani, da Carmignola ad Accardo, da Meneses e Wyss ad Achucarro, e poi Boris Belkin, Juri Bashmet, Michele Campanella e Christophe Rousset, il direttore Alessandro Pinzauti e l’Orchestra della Toscana. Ma anche Monica Leone e Laura Manzini, la giovanissima violinista Kyoko Yonemoto e l’Ensemble strumentale barocco Les Talens Lyriques.
Le musiche? Fra le più belle. Si va da un divertimento di Mozart ai concerti di Haydn e Bruch, le sinfonie di Bizet, le variazioni di Beethoven, arie e sonate di Mendelsshon, Rachmaninov, Brahms, Bloch, Liszt. E poi ancora, sinfonie di Schubert e Britten, preludi di Debussy, tanghi di Albeniz, variazioni di Paganini, rapsodie di Ravel, sino ai madrigali di Monteverdi. “Una panoramica varia ed entusiasmante -sottolinea Bennici- che partendo dalla provincia ci porterà man mano a raggiungere altri importanti obiettivi in nome della diffusione della cultura musicale e del piacere dell’ascolto”.
Uno di questi, come spiegano Gabriello Mancini e il direttore amministrativo Lauro Mariani, è la forte volontà protesa alla creazione di un “Coro dell’Accademia Chigiana”, tanto che è già stato pubblicato il bando di concorso per la sua costituzione ufficiale. Affiliata con il Coro del Collegium vocale di Gand e col suo fondatore, il direttore belga Philippe Herreweghe, la costituenda formazione chigiana comporta l’inserimento di 4 soprani, 4 mezzosoprani o contralti, 4 tenori o baritoni, e 4 bassi. Età non superiore ai 30 anni, versamento di iscrizione di 25 euro (da inviare in Chigiana entro il 30 giugno) e audizioni il 24 luglio in Palazzo Chigi. Per ulteriori dettagli invitiamo quanti si vogliano candidare a questo importante cameo della musica senese a contattare l’Accademia al sito www.chigiana.it o anche il numero telefonico 0577-22091. In chiusura della conferenza stampa Gabriello Mancini ha posto l’accento sul felice e proficuo connubio fra la Fondazione Accademia Chigiana e il Monte dei Paschi, volto al potenziamento qualitativo di ogni iniziativa “intrapresa e da intraprendere”.
Un “passo in avanti non indifferente”, questo del progetto “Maestri chigiani in terra di Siena”, a detta dei responsabili dell’Accademia. Di molto apprezzato dagli amministratori dei comuni interessati, in particolare nelle parole del vice sindaco di S.Gimignano, Claudio Bassi, che ha evidenziato quanto “tutto ciò rappresenti un esempio per meglio operare in funzione dei cittadini e della loro crescita culturale anche attraverso la musica di qualità”. Le aperture al territorio senese dell’Accademia, che per la prima volta si spinge oltre le abbazie e interessa il cuore delle città di provincia, avrà un’altra data particolare, quella del 28 giugno, in uno dei luoghi più turisticamente accattivanti della Val d’Orcia, lo splendido scenario di Bagno Vignoni. Qui si concluderà la rassegna “Alla ricerca del divino” e, sull’evento, ci piace riportare le parole del maestro Bennici che, delineando la spiritualità di queste rappresentazioni etniche, cita la forza universale della musica come “elemento essenziale di fratellanza e di pace”.