MONTEPULCIANO. “Arrivate ! “Ruolo e azione delle donne nella società multiculturale” è il titolo del convegno che si svolgerà domani (17 marzo) al Teatro Poliziano di Montepulciano a partire dalle 9.30 per tutta la gironata, organizzato nell’ambito del progetto “Migrant Women”, “coordinato da ilCAntinonearte Teatri di Montepulciano e cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del “Programma Cultura 2007-2013” che si pone l’obiettivo dell’integrazione culturale.
Questo evento, organizzato anche con il sostegno della Regione Toscana, Provincia di Siena, Comune di Siena, Comune di Montepulciano, Municipalità di Lisbona, Società della Salute zona Valdichiana – Senese, vuole gettare la luce su quelle che sono le condizioni di vita delle donne migranti in Toscana ma non solo affrontando l’argomento da diverse angolature come il viaggio, il lavoro, la salute, la cultura e i diritti di cittadinanza e l’integrazione.
Parteciperanno ai lavori, coordinati dalla giornalista Rai Maria Grazia Putini, Gianni Salvadori assessore alle Politiche Sociali della Regione Toscana, Fiorenza Anastrini assessore Politiche Sociali della Provincia di Siena, il sindaco di Montepulciano Massimo della Giovampaola, il Vescovo della Diocesi di Montepulciano, Pienza e Chiusi monsignor Rodolfo Cetoloni, il coordinatore del progetto “Migrant Women” Claudio Borgoni, la scrittrice Sumaya Adbul Quader, figlia di immigrati giordano – palestinesi e autrice di libri come “Porto il velo” e “Adoro i Queen”. Poi rappresentanti delle associazioni delle donne migranti, mediatrici culturali e esperti del settore come la sociologa Patrizia di Santo, l’antropologo dell’Università di Siena Fabio Berti, Maria Candelas Sanches Miguel Consigliera del Comitato Economico e Sociale dell’Unione Europea, Irena Ateljevic docente della Wageningen University ( Olanda) e Gian Guido Pintus della Usl 7 del gruppo di lavoro “Profilo salute donne”.
“Siamo partiti dalla considerazione che la migrazione di una donna è un atto di generosità – ha spiegato Claudio Borgoni coordinatore del progetto “Migrant Women” – e su questo abbiamo costruito un convegno che vuole parlare del fenomeno dell’immigrazione delle donne sapendo che sono il simbolo della fatica che le donne ancora oggi stanno facendo per la costruzione di una società multiculturale. Per fare questo siamo partiti delle motivazioni del viaggio per arrivare a tutti gli aspetti dell’integrazione in particolare per quanto riguarda il lavoro, la salute e la maternità e i rapporti con le nostre strutture sanitarie, il loro ruolo come trasmissione alle generazioni successive di memoria, lingua e cultura oltre ai rapporti con la famiglia d’origine”.
Questo evento, organizzato anche con il sostegno della Regione Toscana, Provincia di Siena, Comune di Siena, Comune di Montepulciano, Municipalità di Lisbona, Società della Salute zona Valdichiana – Senese, vuole gettare la luce su quelle che sono le condizioni di vita delle donne migranti in Toscana ma non solo affrontando l’argomento da diverse angolature come il viaggio, il lavoro, la salute, la cultura e i diritti di cittadinanza e l’integrazione.
Parteciperanno ai lavori, coordinati dalla giornalista Rai Maria Grazia Putini, Gianni Salvadori assessore alle Politiche Sociali della Regione Toscana, Fiorenza Anastrini assessore Politiche Sociali della Provincia di Siena, il sindaco di Montepulciano Massimo della Giovampaola, il Vescovo della Diocesi di Montepulciano, Pienza e Chiusi monsignor Rodolfo Cetoloni, il coordinatore del progetto “Migrant Women” Claudio Borgoni, la scrittrice Sumaya Adbul Quader, figlia di immigrati giordano – palestinesi e autrice di libri come “Porto il velo” e “Adoro i Queen”. Poi rappresentanti delle associazioni delle donne migranti, mediatrici culturali e esperti del settore come la sociologa Patrizia di Santo, l’antropologo dell’Università di Siena Fabio Berti, Maria Candelas Sanches Miguel Consigliera del Comitato Economico e Sociale dell’Unione Europea, Irena Ateljevic docente della Wageningen University ( Olanda) e Gian Guido Pintus della Usl 7 del gruppo di lavoro “Profilo salute donne”.
“Siamo partiti dalla considerazione che la migrazione di una donna è un atto di generosità – ha spiegato Claudio Borgoni coordinatore del progetto “Migrant Women” – e su questo abbiamo costruito un convegno che vuole parlare del fenomeno dell’immigrazione delle donne sapendo che sono il simbolo della fatica che le donne ancora oggi stanno facendo per la costruzione di una società multiculturale. Per fare questo siamo partiti delle motivazioni del viaggio per arrivare a tutti gli aspetti dell’integrazione in particolare per quanto riguarda il lavoro, la salute e la maternità e i rapporti con le nostre strutture sanitarie, il loro ruolo come trasmissione alle generazioni successive di memoria, lingua e cultura oltre ai rapporti con la famiglia d’origine”.
Per la pausa pranzo è previsto un buffet multietnico offerto a tutti i partecipanti.