Philippe Daverio dedica un servizio nella sua prestigiosa rubrica su Rai3
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SIENA. La grande mostra “Le Arti a Siena nel primo Rinascimento” sarà protagonista della prossima puntata di Passepartout, la prestigiosa rubrica dedicata al mondo dell’arte, ideata e curata da Philipe Daverio. Una produzione Vittoria Cappelli srl per la regia di Mauro Raponi, in onda su Rai Tre. Nel servizio dal titolo “Il naso dei senesi” in programma, domenica 21 novembre alle 13,20, viene ripercorsa idealmente la via Francigena da Lucca a Siena, sulle tracce del percorso artistico di Jacopo della Quercia e vengono svelate alcune peculiarità decisive della cultura estetica del celebre scultore. Si evidenziano così i caratteri fondamentali della storia di queste città toscane dove Jacopo lasciò i suoi capolavori: il Monumento Funebre a Ilaria del Carretto (Cattedrale di San Martino di Lucca, 1406-08) e i rilievi scultorei della Fonte Gaia (Siena, Piazza del Campo, 1409-19) e si comprende come l’autonomia dello stile di Jacopo sia un prodotto della particolarissima evoluzione storica e culturale di Siena, in cui innovazione, cosmopolitismo e romanità si configurano come ingredienti estetici fondamentali.
“Una Madonna col Bambino di Jacopo della Quercia, nota come Madonna della melagrana, vista alla mostra “Da Jacopo della Quercia a Donatello” tenutasi di recente a Siena, descrive in modo abile e sintetico i tratti salienti del gusto dell’artista – si legge nella nota di presentazione della puntata – accanto ad una dolcezza dell’insieme che è sia mistica che severa, sono infatti perfettamente leggibili le citazioni francesi della coroncina e del nasino a punta, la lezione romana ben assimilata del panneggio, l’autentico virtuosismo del nodo che chiude la veste sotto i seni. Un’ identità estetica molto ben definita, legata a doppio filo con quella della sua città, Siena”.
“Una Madonna col Bambino di Jacopo della Quercia, nota come Madonna della melagrana, vista alla mostra “Da Jacopo della Quercia a Donatello” tenutasi di recente a Siena, descrive in modo abile e sintetico i tratti salienti del gusto dell’artista – si legge nella nota di presentazione della puntata – accanto ad una dolcezza dell’insieme che è sia mistica che severa, sono infatti perfettamente leggibili le citazioni francesi della coroncina e del nasino a punta, la lezione romana ben assimilata del panneggio, l’autentico virtuosismo del nodo che chiude la veste sotto i seni. Un’ identità estetica molto ben definita, legata a doppio filo con quella della sua città, Siena”.