Nel corso della presentazione, il visual artist Benci presenterà il suo lavoro in rapporto a quello di artisti, registi, scrittori, intellettuali
SIENA. L’artista è colui che sa (re)inventare oggetti e ottenere risultati magistrali attraverso il proprio impegno, una viva curiosità e il dialogo costante con il lavoro e le idee di altri artisti, scrittori e intellettuali, del passato o a lui contemporanei. Una rete di relazioni e influenze che contribuisce a determinare e a plasmare il suo percorso e che domani, martedì 15 ottobre, alle 18 il visual artist Jacopo Benci descriverà alla luce della sua esperienza durante una nuova chiacchierata d’arte del ciclo “StARTers”.
Benci, la cui ricerca artistica spazia dalla fotografia ai video e ai film, dall’installazione alle performance, presenterà il suo lavoro illustrandone i punti di contatto, di incontro e di dialogo con il lavoro di artisti, registi, scrittori, intellettuali del calibro di Luigi Ghirri, Giulio Paolini, Andrei Tarkovsky, Michelangelo Antonioni, Georges Perec, Michel de Certeau. Obiettivo della presentazione, mettere in evidenza come il lavoro di un artista nasca e si sviluppi in rapporto ad un contesto culturale più ampio, che nel caso di Benci è sia italiano che internazionale.
Dopo l’incontro con Jacopo Benci, le chiacchierate d’arte di “StARTers” proseguiranno martedì 22 ottobre con il secondo degli appuntamenti dedicati alla musica della stagione autunnale di “assaggi d’arte”: protagonista sarà il musicista Marco Robino.
Il calendario completo degli appuntamenti in programma fino a dicembre è consultabile sul sito del Siena Art Institute, www.sienaart.org.
JACOPO BENCI
Jacopo Benci è un visual artist che vive e lavora a Roma. Il suo lavoro spazia dalla fotografia ai video e ai film, dall’installazione alle performance, ed è stato esposto in Italia, Argentina, Colombia, Ecuador, Francia, Germania, Gran Bretagna, Ungheria, Olanda, Russia, Thailandia, USA.
Tra le sue personali più recenti, “Il mistero del parco – The mystery of the park”, Ecos Gallery, Roma; “A tour of the monuments of Magliana”, 26cc, Roma, 2012. Tra le collettive che lo hanno visto protagonista, “Viaggio in Italia – Italienische Reise”, Werkschauhalle, Spinnerei, Lipsia, e AtelierFrankfurt, Francoforte sul Meno, Germania, 2012-13; “Doc.arte”, Cineclub Detour, Roma; “Il Mercato degli Spiriti”, L’Aquila, 2013.
Nel 2007 la British School at Rome, London, ha pubblicato una monografia sul suo lavoro, “Jacopo Benci. Faraway and luminous”.
A partire dal 2003, Benci ha tenuto conferenze e pubblicato saggi su Michelangelo Antonioni (“Michelangelo’s Rome: towards an iconology of L’Eclisse”, in R. Wrigley (ed), “Cinematic Rome”, Leicester: Troubador, 2008; “Identification of a city: Antonioni and Rome, 1940-1962”, in J.D. Rhodes, L. Rascaroli (eds), “Antonioni: Centenary Essays”, London: BFI/Palgrave, 2011) e Pier Paolo Pasolini (“‘An extraordinary proliferation of layers’: Pasolini’s Rome(s)”, in D. Caldwell, L. Caldwell (eds), “Rome: Continuing Encounters between Past and Present”, Farnham (UK): Ashgate, 2011) ed è attualmente impegnato in un progetto di ricerca di 2 anni su Luigi Ghirri finanziato dalla British Academy.
Immagine in allegato: Jacopo Benci, “Itinerari senza io”, 2007