SIENA. Arsnova sarà protagonista all'Elettrowave di Livorno. L’Accademia per le Arti e le Scienze Digitali di Siena è infatti partner per il quarto anno consecutivo di “BIP – Building Interactive Playground”, il festival internazionale di progetti di Interaction Design inserito all’interno della sezione elettronica di Italia Wave Love Festival, in programma a Livorno fino al 19 luglio.
Tre le installazioni interattive presenti alla Fortezza Vecchia (ingresso libero, orario 16.30–23.30), che animeranno le notti di Elettrowave: "Light Box Sequencer" di Jonas Vorwek (Olanda), "Dune 4.0" di Daan Roosegaarde (Olanda) e "V.I.P. : Virtual Identity Process" di Xtend3d Lab (Italia).
"Lightbox Sequencer" di Jonas Vorwek (Olanda) è un’installazione audiovisiva che costituisce una sorta di “introduzione” alla musica elettronica. È composta da sei grandi sequencer interattivi costituiti da pannelli illuminati su cui sono montati molteplici comandi, manopole e sensori a infrarossi. Il pubblico può utilizzare liberamente i sequencer in maniera da creare una esperienza audiovisiva unica e quando l’installazione è fruita da più persone in contemporanea nascono delle jam session spontanee.
"Dune 4.0" di Daan Roosegaarde (Olanda) è un paesaggio interattivo che reagisce ai comportamenti delle persone. Questo ibrido fra natura e tecnologia si sviluppa grazie a un grande numero di fibre che si illuminano in accordo con i suoni e i movimenti dei visitatori di passaggio. Dune 4.0 investiga così la natura in una relazione futuristica con lo spazio urbano, attraverso il senso delle parole guardare, camminare, interagire.
"V.I.P. : Virtual Identity Process" di Xtend3d Lab (Italia) è un’installazione che permette all’identità umana e digitale dell’utente di incontrarsi in un ambiente interattivo ed è composta da due schermi frontali e uno orizzontale (tavolo/schermo sensibile), connessi alla rete. L’utente entra nel sistema digitando il suo nome e attivando così una ricerca sul web, i cui risultati quantitativi e qualitativi vengono visualizzati sullo schermo frontale e trasformati in forme, attivando contemporaneamente un tappeto sonoro. L’utente interagisce poi con la superficie del tavolo, dove vengono tradotti in una mappa virtuale tutti gli indirizzi IP attivati, manipolando le informazioni con le sue mani. Da questa interazione con il sistema inoltre viene generato l’ambiente sonoro. V.I.P. mira a esprimere le ambizioni del social networking, mostrando il potere dei sistemi tecnologici e di rete, per stimolare nuove modalità di comunicazione ispirate dal senso collettivo di condividere il mondo contemporaneo.