Grazie alla donazione dell'artista Gina Roche, il teatro del Ricreatorio conserverà in via permanente le opere legate al nostro territorio
SIENA. Il Costone conserverà in via permanente le opere dell’artista Georgina Schenk-Roche che ha voluto donare parte del suo patrimonio artistico al Sodalizio senese. L’inaugurazione della donazione avverrà il 5 settembre alle ore 18,30 presso il Teatro del Costone alla presenza del Sindaco di Siena Nicoletta Fabio, del Cardinale Lojudice e delle autorità cittadine, compreso il Presidente del Consorzio per la tutela del Palio, Antonio Carapelli, che si è già espresso positivamente sulla fedeltà con cui l’artista ha riprodotto l’araldica delle Contrade. Ma chi è Georgina Schenk-Roche, per gli amici Gina? E’ una pittrice con una sensibilità unica, perdutamente attratta dalla nostra terra con cui convive da oltre 40 anni, da cui a malincuore deve staccarsi.
“Il mio fisico non è più quello di una volta e non posso pensare di tornare tutte le stagioni nelle campagne senesi. E’ una decisione sofferta, ma che dovevo prendere.> Queste le parole di Gina, 75 anni, austriaca, viso sempre sorridente, pittrice affermata a livello internazionale. Tra due settimane partirà definitivamente dal Cetinale, un luogo di ispirazione per la realizzazione delle sue opere che ha deciso di non portare con sé. Da qui l’idea, suggeritale da un’amica, l’americana Julie Anne De Voto, senese di adozione, di donarle al Costone. <Il Costone è il luogo ideale per conservare queste testimonianze artistiche fortemente legate al Territorio e alle Contrade – afferma Julie, da anni trapiantata a Siena – e sono felice che Gina abbia accettato di buon grado questa idea”.
Villa Cetinale, una perla dell’architettura incastonata alle pendici della Montagnola Senese, nei pressi di Ancaiano, fu costruita nel XVII secolo per volere dei Chigi che arricchirono la loro Siena e i luoghi che frequentavano, di straordinarie testimonianze artistiche. La magia paesaggistica di Cetinale ha ispirato da subito l’artista Gina fino a estasiarla in maniera totale. La suggestione del luogo e il rapporto tra l’artista, l’architettura e il contesto naturale, hanno contribuito alla realizzazione di una mostra, curata da Mauro Civai, che nel 2005 consentì all’artista nativa di Zurigo, di esporre presso Il Palazzo Pubblico. “E’ stata per me un’esperienza professionale bellissima – racconta Gina – e sono tuttora riconoscente a Mauro Civai, nonché all’editore Luca Betti, per avermi accompagnato in questo percorso culturale.> <Spero di lasciare una traccia della mia testimonianza artistica e ringrazio il Costone e il suo Presidente don Massimiliano Gabbricci per avermi concesso l’onore di conservare le mie tele presso il Teatro del Costone. Grazie anche al direttore artistico Francesco Flamini che assieme a Roberto Rosa hanno trovato la giusta collocazione per i miei quadri. Questo teatro è un vero gioiello nel cuore di Siena, di più non potevo chiedere. Sono estremamente felice”,