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di Vito Zita
SIENA. L’albergo Italia è il più antico albergo di Asmara. Costruito nel 1899, è stato totalmente ristrutturato nel 2004 da Giovanni Primo, il più importante albergatore italo-eritreo che possiede anche il Grand Hotel Dahlak di Massaua (ristrutturato e aperto nel febbraio 2012), ed ha in progetto di realizzare la costruzione di agdò e tucul, ambienti in sintonia con la natura realizzati con pietre e paglia, per incoraggiare un turismo che da tempo attende le isole Dahlak. Al progetto ha collaborato l’architetto Carlo Iachino, che ha voluto mantenerne intatta la storia di oltre 100 anni,
Situato al centro della città, l’Albergo Italia si trova all’incrocio fra Nakfa Avenue (ex Corso del Re) e 175-15 street (ex Via Francesco Carchidio). Così la zona viene descritta dalla guida turistica dell’AOI edita dal Touring Club Italiano nel 1938: “partendo da Piazza Roma si percorre l’estremità ovest del Corso del Re e invece di salire la gradinata che porta verso il Campo Cintato, lungo bastione pianeggiante su cui sorgono da nord a sud la Palazzina del Comando Truppe e il Palazzo del Comando, si prende a sinistra via Ferdinando Martini che, tra eleganti negozi, da Corso del Re sale all’incontro con via della Regina”.
Proprio qui è situato l’immobile dell’Albergo Italia (che sulla Guida del TCI è chiamato Menghetti Italia per via del nome del proprietario in quell’epoca), composto dal piano terreno e dal primo piano contrassegnato da file di finestre chiuse, e circonda un vecchio cortile. Architettonicamente mostra diversi dettagli interessanti, come il balcone interno con tre archi a tutto sesto e il stemma in gesso all’esterno. All’interno, l’apparato decorativo si deve al decoratore Angelo Polisco, che eseguì anche le decorazioni del Palazzo Governatoriale di Asmara. I suoi interni sono caratterizzati da elaborate decorazioni di stucco, che ornano con ghirlande e motivi floreali gli archivolti delle finestre. Di grande effetto è la scenografia della sala da pranzo decorata da intonaci a forma di frutta, fiori, pesci, figure, facce e urne ornamentali; inoltre un enorme mazzo di rose in gesso si trova in cima alla colonna di ghisa al centro della stanza. Altro ambiente particolarmente curato è il foyer d’ingresso. Tutti i lampadari sono in ferro battuto con decorazioni a motivi floreali e i pavimenti sono in marmo intarsiato. Nel 1936 l’architetto Ugo Dal Mas propose di aggiungere due o tre piani all’albergo, ma il suo progetto non fu mai realizzato.
Tutti gli ambienti dell’albergo sono arredati con mobili in legno scuro lucido risalenti all’inizio del secolo scorso e l’atmosfera che ne scaturisce è accogliente e lussuosa. L’Albergo Italia ha una suite imperiale più tre suites distinte da un colore dominante da cui prendono il nome (rossa, verde e gialla) e da otto splendide stanze con soppalco e sei stanze doppie su di un unico piano, tutte dotate di comfort moderni. A ciò si aggiungono un bar finemente arredato e due ristoranti.