A scrivere questo saggio Marina Valcarenghi, psicoanalista di fomazione junghiana e direttore di una scuola di psicoterapia a Milano, dove insegna psicologia analitica e psicoanalisi degli aggregati sociali.
La Valcarenghi, intervistata da Gabriela Piccinni, docente all’Ateneo senese, analizza una tematica che “riguarda, almeno nella cultura occidentale, non il problema personale di alcune donne, ma un modo di essere di tutte le donne, radicato nell’inconscio collettivo”.
Freud sosteneva che neppure la psicologia è in grado di sciogliere l’enigma della femminilità, ma se per capire le donne continuiamo ad usare la mentalità maschile le risposte che cerchiamo si allontaneranno sempre più.
Per capire i sintomi che nascono dalla repressione dell’agressività si deve andare molto indietro nel tempo, in un momento preciso nel quale le donne, per salvaguardare la specie hanno soffocato questa reazione pagando care conseguenze: autolesionismo, senso di colpa, dipendenza, insicurezza, atti collerici, ansia.
“L’istinto aggressivo è ammalato perché non riesce a esprimere una conveniente autodifesa dello spazio fisico, psichico, sociale non risultando, quindi, capace di affermare e proteggere con efficacia l’identità soggettiva”.
Il processo di liberazione può sembrare un strada in salita, ma non esistono scorciatoie. Il ‘non essere’ deve trasformarsi in ‘un essere’, abituiamoci ad esistere in funzione di noi stesse, magari cercando forza in metis, quella capacità-abilità che differenzia l’artista dall’artigiano e, nel nostro caso, il genere femmiile da quello maschile. Le donne devono riuscire a riconoscere e a far uscire l’agressività dal loro inconscio per arrivare ad una trasformazione psicologica e sociale che allontani il passato secolare di pazienza, abnegazione e sacrificio, per dar spazio ad una giusta dose di autodifesa. L’incontro con Marina Valcarenghi, stimolerà, sicuramente, un dibattito costruttivo, al quale sono invitati anche gli uomini, per un loro costruttivo contributo.
La presentazione del libro, ad ingresso gratuito, sarà preceduta dalla lettura di alcune pagine a cura degli attori Paola Benocci e Massimiliano Alocco.