Cura la produzione del Barbiere di Siviglia di Paisiello al National Center for the Performing Arts
SIENA.
L’Accademia Chigiana torna protagonista
in Cina con la nuova produzione
del Barbiere di Siviglia di Paisiello al National Center
for the Performing Arts di Pechino
L’Accademia Musicale Chigiana rafforza la sua presenza in Cina. Già nella primavera dell’anno scorso la prestigiosa istituzione senese si era resa protagonista con tre concerti al “Meet in Beijng International Festival” da parte di alcuni dei migliori giovani talenti italiani provenienti dai suoi corsi estivi di perfezionamento. Il primo dei tre concerti ha inaugurato l’importante manifestazione, aperta dal Ministro della Cultura della Repubblica Popolare Cinese, con un programma dedicato a Rossini nei centocinquanta anni della scomparsa.
Quest’anno la Chigiana torna in Cina per partecipare alla nuova produzione di un’opera lirica, Il barbiere di Siviglia di Giovanni Paisiello, programmata per mercoledì 13 febbraio in una delle sedi di riferimento dello spettacolo per l’intera Cina, il futuristico National Center for the Performing Arts di Pechino. Allo spettacolo, coprodotto con la NCPA e l’Istituto Italiano di Cultura, prendono parte alcuni giovani talenti di canto lirico chigiani, provenienti dal corso di alto perfezionamento tenuto dal Maestro William Matteuzzi: il soprano Fiorenza Maione nel ruolo di Rosina, il baritono Diego Savini nel ruolo di Figaro e il basso-baritono Alessandro Martinello nel ruolo di Bartolo, nonché Maria Diatchenko come primo violino della formazione strumentale cameristica, adottata per l’occasione. Gli altri interpreti vocali e strumentali saranno giovani interpreti cinesi.
La rappresentazione dell’opera di Paisiello acquista ulteriori motivi di interesse, perché viene realizzata in concomitanza con la nuova produzione, ancora nel National Center for the Performing Arts, del Barbiere di Siviglia di Rossini: un’occasione di confronto tra due capolavori omonimi così diversi, ma al tempo stesso così rappresentativi della grande opera teatrale italiana che ha sempre incontrato duraturi successi nel mondo.
Una produzione come Il barbiere di Siviglia di Paisiello a Pechino è un raro privilegio che poche istituzioni possono vantare. Questa produzione della Chigiana, come i concerti che hanno visto protagonista l’Accademia nel 2018, rientra nel Progetto “Giovani Talenti Musicali Italiani nel Mondo”, promosso e sostenuto dalla Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, nel quadro della più ampia strategia di promozione integrata dell’Italia all’estero denominata “Vivere all’Italiana”. L’obiettivo del Progetto è sostenere l’avvio alla carriera dei migliori interpreti musicali italiani, allievi dei corsi di perfezionamento dell’Accademia Chigiana.
Un sostegno decisivo a questa manifestazione e alle altre iniziative della Chigiana in Cina è garantito dall’Istituto Italiano di Cultura di Pechino diretto da Franco Amadei, che ha trovato un interlocutore sensibile, attento ed entusiasta proprio nel National Center for the Performing Arts di Pechino, il cui consulente artistico per l’opera occidentale è l’italiano Giuseppe Cuccia.