SOVICILLE. Un’opera prima coraggiosa, neorealista ed ispirata, che riprende con poetica eleganza, la lezione di Ermanno Olmi. Tutto questo e molto di più, è “La terra nel sangue” di Giovanni Ziberna, pellicola del 2008 che apre, domani (29 luglio) a Sovicille, la rassegna cinematografica “Fuori Fuoco”, realizzata dall'associazione Visionaria con il sostegno delle amministrazioni comunali di Sovicille, Monteriggioni, Chiusi, la Provincia di Siena, la Fondazione Monte dei Paschi di Siena, la Banca del Chianti Fiorentino e Monteriggioni e il coordinamento di Giuseppe Gori Savellini, e dedicata al giovane cinema indipendente.
Alla proiezione ad ingresso libero, in programma alle 21.30 in Piazza Marconi, saranno presenti il regista e il produttore Mattia Vecchi. Seguirà la visone del cortometraggio “Bulli si nasce” di Massimo Cappelli vincitore Premio Fuoriclasse – Visionaria 2008. La pellicola di Ziberna rappresenta un importante tentativo di produzione dal basso, assolutamente anomala, lontana dai circuiti classici di produzione e distribuzione.
“La terra nel sangue” di Giovanni Ziberna è articolato in diversi episodi, di cui sono protagonisti attori professionisti e non, sapientemente calati in storie che raccontano una realtà che sembra appartenergli. Nel primo episodio, l’ambientazione invernale a Grado fa da cornice alle vicende di un adolescente che si trascina tra l'insofferenza per il luogo in cui vive e la voglia di evadere, e rimane intrappolato in una scelta difficile. Nel film, le stagioni scandiscono gli avvenimenti, l’arrivo dell’alba lascia il posto alla primavera e allo sbocciare di una delicata storia d'amore di cui è complice e spettatore il fiume Isonzo. L'estate invece ci conduce sulle colline di San Floriano del Collio dove l'attesa della vendemmia, consumata come un sacro rituale, accompagna il protagonista all'accettazione della propria vita. Chiude il film l'episodio autunnale ambientato sul Carso, insanguinato dal rosso dei suoi arbusti e dai ricordi ancora vividi della Grande Guerra. Cinque bambini giocano tra le trincee, lanciando nello stesso tempo un messaggio di pace che non ha tempo né età.
Protagonista del corto, “Bulli si nasce” di Massimo Cappelli è Ale un bambino timido con occhiali spessi un dito alle prese con gli attacchi di alcuni teppistelli a scuola. Maria lo difende ed entrambi si confrontano con una realtà piuttosto dura, dove imparano a crescere tra genitori orgogliosi, maestre comprensive, merendine rubate e baci soffiati via.
GIOVANNI ZIBERNA è nato nel 1982 a Vimercate in provincia di Milano dove ha maturato come autodidatta le sue passioni per l’arte, il disegno e la pittura, dedicandosi anche alla creazione di racconti illustrati. Nel 2001 si è iscritto al Dams di Bologna per continuare gli studi con indirizzo artistico entrando in contatto con il laboratorio cinematografico “ipotesICinema” diretto da Ermanno Olmi. Qui si forma come autore nell’arte cinematografica e documentaristica partecipando alla realizzazione di due film collettivi, prodotti da ipotesICinema e Rai-Radiotelevisione Italiana, e cimentandosi anche nei vari ambiti della creazione filmica come il montaggio e la fotografia. All’età di 21 anni firma il suo primo montaggio di un lungometraggio cinematografico. Nel 2005 si trasferisce a Gorizia in Friuli-Venezia-Giulia dove, insieme a Valeria Baldan e Mattia Vecchi, fonda la Sine Sole Cinéma.