I biglietti per lo spettacolo andranno devoluti all'associazione Amici di Monastero e Amici del Campansi, Pendola e Butini Burke
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SIENA. Il gruppo teatrale “LA SVEGLIA” porta in scena al Teatro del Costone nelle date 9-10-16-17 Novembre 2012 “IL VISITATORE” di Eric-Emmanuel Schmitt. Come al solito l’incasso di ciascuna serata(ad offerta libera) sarà devoluto per beneficenza alle rispettive associazioni che la patrocinano.
Per informazioni rivolgersi ai numeri:
Per AMICI DI MONASTERO ONLUS – Gianpaolo Ghisalberti – 338 8080171 / Maddalena Sinatti –
347 2874181 (Sabato 10 e Sabato 17) amicidimonastero@gmail.com
Per ASSOCIAZIONE AMICI DEL CAMPANSI, PENDOLA E BUTINI BURKE ONLUS – Maura Marchionni –
389 4829012 (Venerdì 16)
Per FONDAZIONE MONASTERO ONLUS – Giuseppe Gugliotti – 338 9082940 (Venerdì 9 e Sabato 17)
Si consiglia la visione ad un pubblico adulto.
“IL VISITATORE” di Eric-Emmanuel Schmitt Aprile 1938. L’ Austria è stata da poco annessa di forza al Terzo Reich, Vienna è occupata dai nazisti, gli ebrei vengono perseguitati ovunque.
In Berggasse 19, celeberrimo indirizzo dello studio di Freud, il famoso psicanalista attende affranto notizie della figlia Anna, portata via dalla Gestapo. Ma l’angosciata solitudine non dura molto: dalla finestra spunta infatti un inaspettato visitatore che fin da subito appare ben intenzionato a intavolare con Sigmund Freud una conversazione sui massimi sistemi. Il grande indagatore dell’inconscio è insieme infastidito e incuriosito. Chi è quell’importuno? Cosa vuole? È presto chiaro che quel curioso individuo in frac non è un ladro né uno psicopatico in cerca di assistenza. Chi è dunque? Stupefatto, Freud si rende conto fin dai primi scambi di battute di avere di fronte nientemeno che Dio, lo stesso Dio del quale ha sempre negato l’esistenza. O è un pazzo che si crede Dio? La discussione che si svolge tra il visitatore e Freud, e che costituisce il grosso della pièce, è ciò che di più commovente, dolce ed esilarante si possa immaginare: Freud ci crede e non ci crede; Dio, del resto, non è disposto a dare dimostrazioni di se stesso come se fosse un mago o un prestigiatore.
Sullo sfondo, la sanguinaria tragedia del nazismo che porta Freud a formulare la domanda fatale: se Dio esiste, perché permette tutto ciò?