Prima del concerto un ricordo di Erriquez, frontman e cofondatore della Bandabardò, in una conversazione sulla storia della banda raccontata nel libro “Se mi rilasso, collasso”
MONTEPULCIANO. Prosegue a pieno ritmo…e per questo appuntamento è proprio il caso si dirlo, la rassegna INCROCI presso il complesso monumentale e culturale di Abbadia Isola, a Monteriggioni, curata da Dario Ceccherini e Matteo Marsan.
Sabato 30 novembre, ore 17,30, in Sala Ildebrando, si terrà infatti il concerto “Finaz guitar solo” del grandissimo musicista Finaz, al secolo Alessandro Finazzo.
Prima del concerto un ricordo di Erriquez, frontman e cofondatore con lui della Bandabardò, in una breve conversazione sulla storia della banda raccontata in “Se mi rilasso, collasso” lo splendido libro pubblicato da Bompiani.
Per accedere alla serata è previsto un drink presso il BarMaM al costo di 6€. Prenotazione richiesta allo 0577 304834 oppure scrivendo a info@monteriggioniturismo.it
«Prima di andarsene aveva lasciato detto di portare gli strumenti per fare un concerto tutti insieme: “Io comunque sarò lì”, diceva riferendosi alle esequie. E lo abbiamo fatto». «Noi ci siamo messi tutti intorno alla bara con gli strumenti e abbiamo suonato Manifesto, Beppeanna, Succederà, Sogni grandiosi, Venti bottiglie di vino… C’era suo figlio, c’era mio figlio, una quarantina di minuti molto toccanti. Sono cose terribili, ma fanno parte della vita».
Queste sono alcune delle parole di Finaz, in una recente intervista, parlando della scomparsa di Erriquez.
Ma di lui cosa è stato detto? Moltissimo; ricordiamo Max Gazzè«un caro amico, compagno di mille avventure, grande musicista, straordinario chitarrista», Piero Pelù «Finaz c’ha il dono e lo condivide con noi», Stefano Bollani « è un musicista di provata sensibilità. Lo conosco da vent’anni e non mi ha mai deluso».
Finaz, oltre che con Bandabardò, ha collaborato in studio e live anche con molti altri artisti come Daniele Silvestri, Max Gazzé, Gipsy Kings, Bollani e Manu Katché , Dolcenera, Goran Bregovic, Carmen Consoli, Piero Pelù, Modena City Ramblers, per non parlare di Petra Magoni con la quale si è impegnato in una serie di funambolici percorsi tra le avanguardie del XX secolo per Voce e Chitarra aumentate.
Nel 2012 il chitarrista toscano si inventa come one-man-band e pubblica il suo primo lavoro solista “Guitar Solo”, interamente realizzato con la sola chitarra acustica, al quale seguono ben 170 date in un anno in Italia e all’estero, la presenza in festival prestigiosi come Pistoia Blues, Micheal Hedges Tribute Night, Acoustic Meeting di Sarzana.
Nel 2014 pubblica il libro “L’uso degli effetti per la chitarra acustica. Guida ad un uso estremo dello strumento” per la fingerpicking.net/Curci con cui si posiziona tra i primi posti di vendita in Italia per i metodi dedicati alla sei corde. Nel 2016licenzia il nuovo lavoro solista “GuitaRevolution” e le trascrizioni dei suoi brani “Best of Finaz”; seguirà un acclamato tour parte partito dal Canada per poi proseguire negli Stati Uniti ed approdare in Italia. Riconferma la presenza a Pistoia Blues (come headliner) e in altri importanti festival, oltre a vincere il premio MEI come miglior chitarrista italiano.
Aveva già vinto nel 2008 il premio SIAE come migliore compositore, nel 2010 il Trofeo In-Sound come miglior chitarrista acustico italiano, nel 2010 il premio Tenco con il cd “Ultima notte a Malastrana” di Peppe Voltarelli, di cui è stato produttore, nel 2011 il premio internazionale “ombra della sera” nella sezione musicisti. Vincerà poi nel 2017 (con Bandabardò) il premio DeAndré. Nel 2021 esce con il terzo album “Cicatrici” e segna un altro passo avanti nel percorso di un artista che ha molte frecce al proprio arco: non solo virtuoso della chitarra, ma grande sperimentatore e scrittore di canzoni, anche in collaborazione con altri colleghi.
Finaz ha composto e realizzato molte colonne sonore per il cinema, il teatro e la televisione; tra queste brani come “Tempo 3”con Daniele Silvestri per il film “Cuori al verde”, il brano “Distratto” con Voltarelli per il film “Fuga dal call center”, sempre con Voltarelli la colonna sonora di “Tatanka” per la regia di Giuseppe Gagliardi, tratto da un libro di Roberto Saviano, con la Bardabardò quella de “L’Universale” di Federico Micali.