E' l'opera prima della regista Rama Burshtein
di Paola Dei
Al cinema Pendola un’altra pellicola presentata al Festival del Cinema di Venezia, opera prima della regista Rama Burshtein che ha condotto la giovane protagonista Hadas Yaron a ritirare la Coppa Volpi come Migliore Attrice. Un film denso di atmosfere dove l’incanto dell’ingenuità si fa saggezza e incanto alla scoperta di un amore o di amori che apparentemente sembravano soltanto gestiti a tavolino. Ieratico e composto il Film mostra l’eccitamento di una giovane donna ebrea ortodossa di Tel Aviv promessa sposa ad un suo coetaneo che vede distrutti in pochi attimi dopo la morte improvvisa della sorella i suoi sogni. La sorella lascia infatti un bambino piccolo e l’alternativa è quella di trovare una madre che lo ami senza portalo via alla zia ed ai nonni. Un sacrificio che la protagonista vive nell’intimità scoprendo timori, doveri, tenerezza, sentimenti contrastanti. Delicato e realistico l’occhio della macchina da presa ci mostra canti, balli, preghiere della tradizione ebraica e costumi che pochi di noi conoscono ma riesce comunque a mostrare un intimo valido universalmente nella semplice storia di una sposa promessa.