Il libro comprende 13 saggi di autori diversi che descrivono le varie fasi costruttive e di ampliamento del Palazzo, gli affreschi, i quadri, gli arazzi, gli arredi in esso contenuti
SIENA. Lunedì (20 dicembre) alle ore 17 nella Sala del Consiglio del Palazzo del Governo, sarà presentato ai cittadini e alla stampa “Siena, il Palazzo del Governo”, il libro-strenna edito dalla Provincia di Siena e curato da Marco Ciampolini e Monica Granchi, che illustreranno il loro lavoro insieme allo storico Duccio Balestracci. Rivolgerà un saluto anche il prefetto di Siena, Gerarda Maria Pantalone. Il prezioso volume ricostruisce le vicende storiche e architettoniche del Palazzo del Governo, il segmento forse meno noto dello straordinario quadrilatero civile e religioso di Piazza Duomo, costituito, soprattutto, nell’immaginario dei senesi, dalla Cattedrale, dall’Arcivescovado e dal complesso museale del Santa Maria della Scala. Dopo il Palazzo Pubblico su Piazza del Campo, questo edificio è il palazzo più grande di Siena. Nel 1593 i Medici lo acquistarono dalla famiglia Petrucci per farne la sede di rappresentanza del governo. Ininterrottamente, da oltre quattro secoli, e tutt’ora, il Palazzo della Provincia è residenza degli organi che amministrano il territorio senese.
Il libro comprende 13 saggi di autori diversi che, muovendo dall’assetto architettonico e urbanistico di Piazza del Duomo, descrivono le varie fasi costruttive e di ampliamento del Palazzo, gli affreschi, i quadri, gli arazzi, gli arredi in esso contenuti, i personaggi che lo hanno abitato, le vicende storiche, politiche e amministrative che lo hanno visto testimone dai Medici ai Lorena fino all’Unità d’Italia e oltre. Tra i saggisti, figurano numerosi docenti universitari ed esperti, quali Giuliano Catoni, Maurizio Bettini, Gioia Romagnoli, Paolo Mazzini, Augusto Mazzini, Marco Ciatti, Fabiana Bari, Daniela Arrigucci, Federico Valacchi, Antonio Cardini, Gianni Mazzoni, Luigi Oliveto, gli stessi Ciampolini, Granchi e Balestracci.
Sullo stesso argomento, sempre per iniziativa della Provincia, fu pubblicato un altro volume venti anni fa, frutto di un approfondito lavoro di ricerca e catalogazione coordinato dal professor Fabio Bisogni. A distanza di tempo, si è voluto dare vita a una pubblicazione completamente nuova che, come scrivono i curatori, “offra, accanto ad una chiave di lettura che approfondisce in maniera verticale quel percorso culturale che lega la bellissima collezione dei dipinti e degli arazzi agli affreschi e agli arredi del Palazzo, una seconda chiave di lettura, per così dire orizzontale, che collega, invece, il Palazzo alla storia della sua città e a quella d’Italia, alle vicende architettoniche del suo contesto urbano e alle vite dei molti personaggi che da lì sono passati, in un cammino che non si ferma ma porta dritto alla contemporaneità”. Un volume, insomma, che, grazie alla ricchezza dei contenuti e a un ampio apparato iconografico, consente una conoscenza approfondita, ma non pedante, di questo importante edificio.
Come si legge nella nota introduttiva di Simone Bezzini e Alessandro Pinciani, rispettivamente presidente e vice presidente della Provincia di Siena, con questa pubblicazione si intende testimoniare una volontà della stessa amministrazione provinciale tesa a valorizzare e a far conoscere un Palazzo che è patrimonio di un’intera comunità, nonché una delle sedi più importanti in cui, oggi, lavorano e si incontrano coloro che sono espressione di una democrazia rappresentativa. “E’ dunque in queste stanze così ricche di memorie – concludono Bezzini e Pinciani – che si vuole dare continuità alla nostra storia attraverso programmi, scelte e azioni per il bene comune. Ed è significativo che nel ricordo e nella solennità di un passato si costruiscano, qui, sfide per il futuro”.