La Notte della Poesia edizione 2013 all'Università per Stranieri ha visto un grande entusiasmo
di Annalisa Coppolaro
SIENA. ”Mi è parso interessante, e tanto più divertente quanto l’impresa era più difficile, estrarre ala bellezza dal Male”. Dalla crisi nascono fiori, dal difficile momento di oggi nascono versi belli, sublimi. Questo voleva significare Charles Baudelaire in una delle due Note ai Fiori del Male, questo in qualche modo ha dimostrato la serata del 29 maggio a Siena.
Sì. La poesia ha ancora il suo posto. Esiste ed è viva. Respira tra le righe della vita quotidiana fatta di lavoro e di dovere, di persone un po’ stanche, di uomini che non sperano. La poesia si rinnova e fiorisce anche oggi, anche qui, anche ora che sembra così strano che esita..
La Notte della Poesia edizione 2013 all’Università per Stranieri ha visto un grande entusiasmo, un insieme di lingue incredibile, studenti, insegnanti, poeti entusiasti, personaggi noti e meno noti che si sono avvicendati davanti a un foltissimo pubblico nell’aula magna per ore di appassionata lettura, interpretazione, traduzione, comunicazione, variazioni sul tema della creazione poetica.
L’inizio sotto l’egida di Mario Luzi , il ricordo di altri poeti senesi quali Mario Specchio, Idilio dell’Era, Tabucchi, il contributo di Mario Comporti, si sono alternati con l’intervento di studenti di tante parti del mondo, dalla Cina alla Tailandia, dalla Spagna al Giappone, dalla Danimarca alla Siria , dal Nicaragua a Taiwan, dall’Inghilterra all’Olanda. Poesie italiane, francesi, inglesi, sarde, rumene si sono succedute , con le rispettive traduzioni, per un evento che ha affascinato e creato una unica atmosfera di complicità e di gioco con parole, emozioni, ricordi, realtà diverse che le lingue differenti hanno fatto vivere ogni volta, ad ogni poesia letta e interpretata dai lettori. Un modo differente di passare una notte di inizio estate, anche questa volta dovuta all’impegno di alcuni docenti della nostra prestigiosa università per Stranieri che vede anche quest’anno centinaia di studenti da tutto il mondo giungere qui per ripartire con un ricco bagaglio di conoscenze e di lingua italiana che poi verrà diffusa in ogni angolo del globo. Come dire, non tutto è perduto, siamo qui e vogliamo guardare avanti, e la poesia ci salverà di nuovo, anche stavolta.