Sabato 13 gennaio 2024, alle ore 11.00, presso la Sala conferenze San Francesco seminario per riscoprire pillole di storia tra il Cinquecento e il Seicento a Chiusi
VALDICHIANA SENESE. A Chiusi sabato 13 gennaio 2024, alle ore 11.00, presso la Sala conferenze San Francesco sarà presentato il libro “Guerra, potere e bellezza nella Val di Chiana Senese (secoli XVI e XVII) (Intrepido, 2023, 108 pp.) e si terrà un seminario con Duccio Balestracci, storico e saggista, docente emerito dell’Università di Siena, autore del volume “Stato d’assedio” (Il Mulino) e Simone Marrucci, ideatore e curatore del progetto Reveles. Il seminario dal titolo “La Pasqua di sangue chiusina, la guerra di Siena e la grande palude”.
La Città di Chiusi è stata protagonista di terribili anni nel periodo della guerra di Siena (combattuta tra il 1552 ed il 1559 per il controllo della Repubblica di Siena), che si aggiungono al secolare impaludamento Canale maestro della Chiana (anticamente Clanis, affluente del Tevere le cui acque finirono per dirigersi verso l’Arno che si estende per circa 50 chilometri da Arezzo a Chiusi Scalo). Da un lato un conflitto e una incredibile, leggendaria vittoria di senesi e francesi, nell’episodio passato alla storia come la “Pasqua di sangue”. Chiusi subì distruzioni ma resistette, tuttavia la pace di Cateau Cambresis pose termine all’indipendenza di ciò che rimaneva della Repubblica di Siena e ne seguì il destino. Dall’altro il declino economico e demografico che riguarda in maniera drammatica proprio la realtà chiusina, a causa dello stallo geopolitico che si protrae a lungo nella Val di Chiana, in un alternarsi sbarramenti artificiali delle acque e tentativi di bonifica (è il territorio più studiato, persino da Leonardo da Vinci e Galileo Galilei più cartografato e oggetto di radicali cambiamenti per l’azione dell’uomo). Il quadro, frutto del duro confronto tra Granducato di Toscana e Stato della Chiesa, cui si aggiungono speculazioni immobiliari è, a suo modo, appassionante. Nello stesso periodo si inseriscono a Chiusi le azioni di famiglie importanti o l’iniziativa delle confraternite, con la nascita di un ospedale che, ancora visibile, ospita nel loggiato una scultura con delle cannelle, dalle quali fuoriusciva il latte destinato alle famiglie bisognose, con una scritta che suona così: “il latte della carità è migliore del vino”.
“Reveles è un progetto che parla di episodi come quelli appena descritti e che intende coprire un “vuoto” tra la superficiale narrazione dei social e dei tradizionali strumenti per i turisti e i libri di approfondimento. Si rivolge a viaggiatori curiosi e ai residenti che in maniera snella, non noiosa (ma con l’autorevolezza di docenti universitari e studiosi locali) apprendono storie ed eventi, aggiungendo conoscenza e – magari – autostima, rispetto al territorio di origine utilizzando sia la pubblicazione di approfondimento che la testata on-line, per saperne di più sulla storia, nei secoli XVI e XVII, della Valdichiana (in particolare, l’attuale versante senese)” – afferma Simone Marruci, curatore del libro “Guerra, potere e bellezza nella Val di Chiana Senese (secoli XVI e XVII).
Il libro “Guerra, potere e bellezza nella Val di Chiana Senese (secoli XVI e XVII) fa parte del progetto «Reveles» (scoprire) che comprende una testata on-line www.reveles.blog) – un progetto editoriale che mette al centro la storia e le vicende di alcuni personaggi nati nei dieci comuni della Valdichiana Senese nei secoli tra Cinquecento e Seicento.
La pubblicazione è stata acquisita dall’Unione dei Comuni Valdichiana Senese (1.800 copie) per essere distribuita gratuitamente ai dieci Comuni. L’iniziativa culturale intende rafforzare il coinvolgimento culturale tra i dieci comuni che fanno parte dell’Unione (Cetona, Chianciano Terme, Chiusi, Montepulciano, Pienza, San Casciano dei Bagni, Sarteano, Sinalunga, Torrita di Siena e Trequanda) che con il dossier “Valdichiana 2026, seme d’Italia” è rientrata tra le dieci finaliste per la “Capitale italiana della cultura 2026”.
—————————–
Didascalie immagini e approfondimenti
La Valdichiana vista dal cartografo Leonardo da Vinci, The Royal Collection, Windsor Castle
Nota di approfondimento – Nella sua lunga vita Leonardo da Vinci fu impiegato anche come cartografo, numerose, infatti, sono le mappe da lui disegnate. La carta della Valdichiana (Windsor, RL, 12278) è uno dei più raffinati prodotti cartografici di Leonardo. Fu disegnata tra il 1502 e il 1503 quando l’artista era al servizio di Cesare Borgia coma architetto e ingegnere militare. E’ una carta che si distingue per la ricchezza dei contenuti topografici e idrografici ma anche per la particolare rappresentazione a volo d’uccello che ne fa una sorta di fotografia aerea ante litteram. Il principale oggetto della rappresentazione, tuttavia, è la grande palude che dal Medioevo affliggeva la Val di Chiana con aria malsana. Leonardo evidenziò la zona paludosa con un azzurro chiaro in modo da rendere ben visibili, con un azzurro più scuro, i numerosi corsi d’acqua che confluivano verso il canale maestro della Chiana, l’antico fiume Clanis che dà il nome alla regione e che da circa tre secoli allagava la pianura circostante. E’ probabile che la mappa di Leonardo dovesse servire come studio preliminare per un intervento risolutivo di bonifica del territorio delle Chiane.
Pianta del confine fra il Granducato di Toscana e lo Stato della Chiesa fra Chiusi e Città della Pieve (1607), Geronimo Rinaldi in CASTORE, Cartografia Storica Regionale della Toscana (https://www502.regione.toscana.it/searcherlite/cartografia_storica_regionale_scheda_dettaglio.jsp?imgid=12537)
Progetto e parziale esecuzione di Giorgio Vasari (1511-1574) e parziale esecuzione di Jacopo Zucchi (1541 Ca.-1589 Ca.), Battaglia di Marciano in Val di Chiana, Palazzo Vecchio, Firenze
Prof. Duccio Balestracci è stato professore ordinario di Storia medievale e Civiltà medievali all’Università degli Studi di Siena.