Appuntamento fissato per giovedì 21 novembre. A presentare il volume Anna Guarducci, professoressa dell'Università degli Studi di Siena
SIENA. Il termine parabola deriva dal greco παραβολή, che deriva dal verbo παραβάλλω, che indica il gettare, porre a fianco, quindi anche comparare; παραβολή fra i vari significati ha quello di indicare l’azione del lanciare e quindi la traiettoria dell’oggetto lanciato, una parabola, ma anche il paragone, la similitudine, il proverbio, come le parabole dei Vangeli. La parabola del titolo di questo libro riassume in sé entrambi questi significati: quello narrativo, in quanto i vari testi prodotti espongono alcuni dei fattori che hanno fornito alla Toscana determinati valori paesaggistici, ma anche descrivono la parabola che ha compiuto nel corso del tempo l’interesse per la tutela del paesaggio, progressivamente crescente nella fase iniziale per poi andare in crisi di fronte ad un crescente consumo del paesaggio, sia per l’uso che ne fa il mercato, anche quando si dispone di validi strumenti come il Piano del paesaggio della Regione Toscana del 2015, sia anche per la sua erosione materiale che avviene sotto i nostri occhi. Nei lavori qui presentati – che coprono i trent’anni dal 1990 al 2020 – si alternano ricerche svolte presso Università ed Istituzioni con relazioni nate dalla mobilitazione sempre più diffusa per la tutela del territorio è presente anche il significato di comparazione, sempre insito nella παραβολή quando si riporta l’approccio scientifico ai temi del territorio che troviamo nelle figure dei naturalisti viaggiatori che hanno cominciato a descrivere la regione dal Settecento in poi, ai quali viene dato molto spazio in questo volume.
Claudio Greppi, laureato in Architettura presso l’Università degli Studi di Firenze, ha insegnato Geografia prima presso l’Università degli Studi di Ferrara e dal 1996 al 2010 presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Siena, dove ha diretto dal 1999 il Laboratorio di Geografia, specializzato nel trattamento informatico delle fonti cartografiche e documentarie per lo studio dei paesaggi storici. Si occupa di storia del territorio e dello studio e della tutela dei paesaggi storici. Per la giunta Regionale Toscana ha diretto il progetto editoriale «Quadri ambientali della Toscana».
Anna Guarducci è professore ordinario di Geografia presso il Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali dell’Università degli Studi di Siena; ha partecipato alla realizzazione del Piano di Indirizzo territoriale della Toscana. Dal 2021 è membro dell’Osservatorio del Paesaggio della Regione Toscana. E’ responsabile scientifico dei progetti “Imago Tusciae. Catalogo digitale della cartografia storica della Toscana” e “Toscana Tirrenica. Cartografia, storia, paesaggi, architetture”, realizzati in collaborazione con la Regione Toscana e la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana. Dirige “Trame nello spazio. Collana di Geografia e Territorio” e fa parte: della redazione della “Rivista Geografica Italiana”; del Consiglio direttivo del Centro Italiano per gli Studi Storico-Geografici; della “Commission on Digital Technologies Cartographic Heritage” of International Cartographic Association (ICA).
