Nel romanzo storico, ambientato tra l'agosto del 1839 e l'aprile del 1848, si intrecciano le vicende di una donna con quelle della fine del Regno delle due Sicilie
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SIENA. L’edizione di Lunedilibri, la rassegna culturale a ingresso libero, organizzata dall’assessorato alla cultura e dedicata al 150° anniversario dell’Unità d’Italia, prosegue con un’accurata ricostruzione storica della Sicilia ottocentesca e del Risorgimento meridionale. Ad offrircela sarà l’incontro di lunedì (28 marzo), alle 18 nella Biblioteca Comunale degli Intronati con Simonetta Agnello Hornby, autrice del libro “La monaca” (edito da Feltrinelli nella collana I Narratori).
Nel romanzo storico, e ambientato tra l’agosto del 1839 e l’aprile del 1848, si intrecciano le tragiche vicende di una figura femminile con quelle della fine del Regno delle due Sicilie.
Protagonista una giovane aristocratica, Agata, sesta figlia femmina di Don Peppino Padellani, maresciallo dell’esercito regio a Messina. Tredici anni e un’educazione rigida. La testa piena di sogni, e un amore adolescente con Giacomo Lepre, il nipote del notaio. Ma il matrimonio è contrastato, la famiglia del ragazzo è ricchissima, mentre a quella di lei restano solo stemmi e blasoni. Alla morte del padre Agata è costretta dalla madre a entrare in convento.
Nel monastero napoletano di San Giorgio Stilita, le giornate trascorrono tra preghiere, canti, lavoro in cucina e studio delle erbe medicinali. L’unico contatto con il mondo esterno è dato dai libri stranieri inviateli da James Garson, il capitano della marina inglese conosciuto sulla nave che da Messina l’ha condotta a Napoli. Agata, pur “pronta per la vita”, ma “assuefatta alla solitudine”, prende i voti. Ma le letture all’avanguardia e la certezza di non possedere la vocazione la rendono inquieta. “Era proprio sull’amore che Agata si tormentava. Lei amava Dio. Ma voleva anche l’amore di un uomo da cui avere figli, un amore fatto di baci, carezze, brividi che culminava nell’unione di due corpi”.
Una monaca moderna, quella che esce dalla penna di Simonetta Agnello Hornby, scrittrice di origini palermitane, avvocato minorile e autrice di numerosi bestseller, tradotti in molte lingue.