SIENA. Sarà presentato lunedì (21 giugno) nella Sala delle Lupe alle ore 17:.0 il volume intitolato "Il fantasma della Pietà. La Madonna di Provenzano tra leggenda e realtà" di Giulia Parri (Protagon Editori). Ne discuteranno assieme all’autrice Michele Bacci, docente di iconografia e iconologia all’università di Siena, Duccio Balestracci, docente di storia medievale all’università di Siena e Maurizio Boldrini, direttore editoriale della Protagon.
Come può una “statuetta” di terracotta, alta poco più di un palmo, diventare motore della nascita e dello sviluppo di un culto che ha dato vita ad una tradizione plurisecolare come il Palio? La Madonna di Provenzano, oggi come in origine, è un’immagine oggetto di gratitudine e riconoscenza per la Contrada che la sera del 2 Luglio corre nella “sua” chiesa con il Drappellone appena vinto. Le vicende storiche e cultuali che l’hanno accompagnata nei secoli ed il curioso iter del simulacro sono argomento di questo affascinante e avventuroso studio.
Il volume, al cui interno si trova un ricco apparato iconografico, è un viaggio nel cuore della città di Siena, per scoprire la nascita e lo sviluppo del culto mariologico rivolto all’icona miracolosa che si custodisce sopra l’altar maggiore della Chiesa di Santa Maria in Provenzano. Attraverso un percorso a ritroso, si è dato ordine e una linea verosimile alla quantità di informazioni relative alla originaria collocazione dell’immagine e alle leggende narrate intorno alla sua attività taumaturgica, rimaste fino ad ora confuse, superficiali e talvolta poco attendibili. Una piccola terracotta che nasconde fatti e aneddoti di storia civica senese, raccolti in un volume che vuole essere non solo un contributo scientifico, ma anche un omaggio a Colei che ha dato vita ad un fenomeno socio-antropologico unico e irripetibile: il Palio.
Come può una “statuetta” di terracotta, alta poco più di un palmo, diventare motore della nascita e dello sviluppo di un culto che ha dato vita ad una tradizione plurisecolare come il Palio? La Madonna di Provenzano, oggi come in origine, è un’immagine oggetto di gratitudine e riconoscenza per la Contrada che la sera del 2 Luglio corre nella “sua” chiesa con il Drappellone appena vinto. Le vicende storiche e cultuali che l’hanno accompagnata nei secoli ed il curioso iter del simulacro sono argomento di questo affascinante e avventuroso studio.
Il volume, al cui interno si trova un ricco apparato iconografico, è un viaggio nel cuore della città di Siena, per scoprire la nascita e lo sviluppo del culto mariologico rivolto all’icona miracolosa che si custodisce sopra l’altar maggiore della Chiesa di Santa Maria in Provenzano. Attraverso un percorso a ritroso, si è dato ordine e una linea verosimile alla quantità di informazioni relative alla originaria collocazione dell’immagine e alle leggende narrate intorno alla sua attività taumaturgica, rimaste fino ad ora confuse, superficiali e talvolta poco attendibili. Una piccola terracotta che nasconde fatti e aneddoti di storia civica senese, raccolti in un volume che vuole essere non solo un contributo scientifico, ma anche un omaggio a Colei che ha dato vita ad un fenomeno socio-antropologico unico e irripetibile: il Palio.