CHIUSI. Secondo giorno di Festival, e a Chiusi domani sera (8 agosto) alle 21,15 arriva una celebre pièce di Goldoni, La Locandiera, portata mirabilmente in scena al sul palcoscenico del Teatro Pietro Mascagni da Eva Robin’s e Andrea Buscemi.
E’ il capolavoro per eccellenza del teatro goldoniano dove il grottesco si tinge di fosco e il gioco d’amore diventa passione. Nei panni di Mirandolina, ci sarà l’eclettica Eva Robin’s, che come lei usa la seduzione per farsi strada nel mondo. Ma che a differenza sua, non cade in tentazione. E se Mirandolina ne La Locandiera afferma: "Tutto il mio piacere consiste in vedermi servita, vagheggiata, adorata. Questa è la mia debolezza, e questa è la debolezza di quasi tutte le donne". Eva Robin’s conferma e rilancia, “C'è una seduttività in lei che mi appartiene, io con la seduzione mi sono difesa nella fase iniziale della mia vita. È stata l’arma con cui mi sono destreggiata nella "giungla d’asfalto", il mio modo per sopravvivere. E’ un personaggio che mi ha insegnato le astuzie femminili. Però lei provoca e vola via. Io invece cado in tentazione, perché la verità è che sono un ometto nel corpo di una bionda…” Lo spettacolo – al cui termine è prevista uana degustazione di vini a cura de “Il Godiolo” – non sarà l’unico appuntamento di questo secondo giorno di Festival, infatti come ogni anno, in seconda serata, alle 23,15, nel bellissimo Chiostro di San Francesco, andrà in scena MEMORIA – STORIA DI UNA FAMIGLIA TEATRALE
Regia di Loris Seghizzi, con Vincenza Barone e Spencer Barone, musiche dal vivo eseguite da Massimiliano Nocelli, e coro composto da Gabriella Seghizzi, Iris Seghizzi e Walter Barone. Già dai cognomi che si ripetono, si comprende facilmente come lo spettacolo sia la storia di una saga familiare, che si snoda attraverso la memoria, le vicissitudini, il teatro, dove le atrocità della storia investono la commedia dei teatranti. Memoria è la storia di una “famiglia teatrale” nata agli inizi del ‘900. Enza Barone, figlia di attori, nata e vissuta nella Compagnia di Teatro Viaggiante, inizia la propria esperienza artistica durante la seconda guerra mondiale. Attrice vera, protagonista dello spettacolo, ripercorre insieme al figlio un secolo di teatro vissuto nelle piazze di tutta Italia. In un’ora di parole ed emozioni riaffiorano i ricordi, i viaggi, gli aneddoti, gli incontri importanti e gli stessi ricordi spesso si materializzano in frammenti di spettacoli. Una vita spesa per il teatro, seguendone appassionatamente e fedelmente ogni singolo mutamento e trasmettendone l’amore ai figli, così come hanno fatto a loro volta i genitori con lei. L’opera è il frutto di una lunga ricerca nell’archivio storico della compagnia composto da innumerevoli copioni, fotografie, costumi e ancora libri, scritti, scene ed oggetti. Memoria è lo strano esempio di una storia vera dove, semplicemente, la verità è più assurda della fantasia.
E’ il capolavoro per eccellenza del teatro goldoniano dove il grottesco si tinge di fosco e il gioco d’amore diventa passione. Nei panni di Mirandolina, ci sarà l’eclettica Eva Robin’s, che come lei usa la seduzione per farsi strada nel mondo. Ma che a differenza sua, non cade in tentazione. E se Mirandolina ne La Locandiera afferma: "Tutto il mio piacere consiste in vedermi servita, vagheggiata, adorata. Questa è la mia debolezza, e questa è la debolezza di quasi tutte le donne". Eva Robin’s conferma e rilancia, “C'è una seduttività in lei che mi appartiene, io con la seduzione mi sono difesa nella fase iniziale della mia vita. È stata l’arma con cui mi sono destreggiata nella "giungla d’asfalto", il mio modo per sopravvivere. E’ un personaggio che mi ha insegnato le astuzie femminili. Però lei provoca e vola via. Io invece cado in tentazione, perché la verità è che sono un ometto nel corpo di una bionda…” Lo spettacolo – al cui termine è prevista uana degustazione di vini a cura de “Il Godiolo” – non sarà l’unico appuntamento di questo secondo giorno di Festival, infatti come ogni anno, in seconda serata, alle 23,15, nel bellissimo Chiostro di San Francesco, andrà in scena MEMORIA – STORIA DI UNA FAMIGLIA TEATRALE
Regia di Loris Seghizzi, con Vincenza Barone e Spencer Barone, musiche dal vivo eseguite da Massimiliano Nocelli, e coro composto da Gabriella Seghizzi, Iris Seghizzi e Walter Barone. Già dai cognomi che si ripetono, si comprende facilmente come lo spettacolo sia la storia di una saga familiare, che si snoda attraverso la memoria, le vicissitudini, il teatro, dove le atrocità della storia investono la commedia dei teatranti. Memoria è la storia di una “famiglia teatrale” nata agli inizi del ‘900. Enza Barone, figlia di attori, nata e vissuta nella Compagnia di Teatro Viaggiante, inizia la propria esperienza artistica durante la seconda guerra mondiale. Attrice vera, protagonista dello spettacolo, ripercorre insieme al figlio un secolo di teatro vissuto nelle piazze di tutta Italia. In un’ora di parole ed emozioni riaffiorano i ricordi, i viaggi, gli aneddoti, gli incontri importanti e gli stessi ricordi spesso si materializzano in frammenti di spettacoli. Una vita spesa per il teatro, seguendone appassionatamente e fedelmente ogni singolo mutamento e trasmettendone l’amore ai figli, così come hanno fatto a loro volta i genitori con lei. L’opera è il frutto di una lunga ricerca nell’archivio storico della compagnia composto da innumerevoli copioni, fotografie, costumi e ancora libri, scritti, scene ed oggetti. Memoria è lo strano esempio di una storia vera dove, semplicemente, la verità è più assurda della fantasia.
Ma non finisce qui, perché ad aprire la giornata, alle 18,30 con partenza da Piazza Duomo, ci sarà la prima delle due Passeggiate storico – archeologiche previste all’interno della manifestazione dal titolo DI PIETRA IN PIETRA, organizzate dal Gruppo Archeologico della Città di Chiusi, che porteranno tutti coloro che vorranno seguirli, alla scoperta di angoli nascosti e di rara bellezza della vecchia città di Re Porsenna.