di Giulia Tacchetti
SIENA. Nata a Siena, vive e canta nel mondo. Lei è Cristina Ferri, soprano “glamour” con vocalità agile, timbro corposo, grande duttilità tecnica, ma anche attrice carismatica e seducente. Lo abbiamo sperimentato al Teatro dei Rozzi, dove si è esibita insieme ai soprano Valentina Saccone e Laura Scapecchi, al baritono Carlo Monti, al tenore Altero Mensi e al basso Gianluigi Gamberucci. In repertorio un vasto programma da Verdi, Puccini, Rossini, Bizet, Lehár, Mozart, le cui arie più famose sono state accompagnate dal corpo di ballo di Irene Stracciati.
Cristina Ferri si è diplomata presso l’Accademia di Canto Lirico di Busseto ed il Conservatorio Cherubini di Firenze, debuttando a soli 21 anni ne “L’amico Fritz” (nel ruolo di Suzel) al Valli di Reggio Emilia; nel 1998 interpreta il ruolo di Liù nella Turandot di Puccini . Nel 2005 vince il concorso Di Stefano raggiungendo importanti risultati in Italia ed all’estero: nel 2006 a Zagabria interpreta Donna Elvira nel “Don Giovanni “ di Mozart, nel 2008 Liù nella “Turandot” di Puccini a Pechino, nel 2012 è Violetta nella “Traviata” di Verdi in Germania. I teatri italiani da Parma a Palermo richiedono la sua presenza per la sua capacità di esecuzione dei più diversi stili di canto, ma soprattutto del repertorio di Puccini e Verdi, dove meglio si apprezzano le sue doti vocali. I teatri di Siena spesso la vedono interprete appassionata come nel 2011 nella “Boheme” di Puccini al Teatro dei Rinnovati, tanto da essere insignita per il premio Mangia del 2014 della medaglia d’oro di civica riconoscenza .
Che la Ferri tenga la scena come lo può fare solo una prima donna lo dimostra sia quando canta la “Carmen” di Bizet (la sua sicurezza e capacità attoriale le consentono di cantare tra il pubblico, coinvolgendolo con i suoi movimenti), sia nelle arie famose come “Libiamo nei lieti calici” e “Là ci darem la mano” , dove possiamo notare anche le doti canore della Saccone, dalla voce modulata e morbida, molto apprezzata dal pubblico come quella potente della Scapecchi. Particolarmente gradito il loro divertente duetto dei Gatti di Rossini.
Molto apprezzate dal pubblico (qualcuno si è anche commosso) le canzoni di De Curtis, Gastaldoni, Boito cantate dal baritono Carlo Morini e dal tenore Altero Biagi,che si sono esibiti nel gran finale dello spettacolo. Molto apprezzate anche le esibizioni del giovane basso Gianluigi Gamberucci .
Ad accompagnare gli artisti al pianoforte il maestro Simone Marziali, dalla conosciuta ed apprezzata professionalità , avendo per anni collaborato con il Festival di Torre del Lago e con importanti teatri italiani e stranieri (Sidney).