Uno spassoso docu-film sulla vita e le opere del regista
di Paola Dei
Nelle sale dal 21 settembre uno spassoso e istruttivo documentario sulla vita e le opere di Woody Allen diretto da Robert B. Weide. Un Woody insolito dove si racconta la sua vena ironica e il successo di un introverso che ha fatto della sua timidezza e del suo desiderio di solitudine l’arma vincente.
Woody il timido, Woody il controcorrente, Woody il seduttore, Woody il regista, Woody il comico, Woody l’attore. Sono molte le facce che questo artista versatile e mai scontato ci ha mostrato negli anni ma pochi sanno che i suoi esordi avvennero in una TV doveera autore per il comico Sid Caesar, il quale afferma di non essersi mai divertito tanto come quando portava Woody in trasmissione e lui azzardava battute all’istante su ogni cosa. La sua vena ironica non sempre venne apprezzata perché fatta di molti silenzi, di battute antieroiche, di scoperte da perdente, ma è stata proprio la sua faces da perdente e la sottile ironia che ne deriva a farlo diventare in pochi anni l’idolo del pubblico e non solo. Dalla Tv passò al teatro e poi al cinema producendo un Film all’anno. la sua filosofia è infatti produrre tanto affinché nel tanto ci siano almeno pellicole decenti. Lui stesso confessa di non essersi mai sentito a suo agio nei panni del regista che aspetta di avere idee fantastiche per fare un Film, l’importante è farne e raccontarsi. Non si è mai aspettato il successo e ciò che incanta di lui è il suo sincero stupore quando le sue pellicole diventano cult mondiali. le sue espressioni a bambino, la sua ironia ebrea, la faces “anti-bellone” ne fanno un personaggio unico e geniale.
Diane Keaton confessa di aver fatto di tutto per farsi notare da lui tanto ne era innamorata, voleva conquistarlo ad ogni costo e nell’intervista che rilascia al docufilm, ammette anche di non aver mai più trovato un uomo come Woody, divertente, non possessivo, gentile.
Un perdente vincente che confessa di aver dovuto fare molte corse nei bagni prima di una sua apparizione in scena e un seduttore che non ha usato le tradizionali armi dl casanova ma che ha scatenato vissuti così forti, come ricordiamo per la sua storia con Mia Farrow, da coinvolgere il mondo intero.Ha lavorato con donne bellissime fra cui Scarlett Johansson, Diane Keaton, Larry David, Penelope Cruz, John Cusack, tutte intervistate nel docufilml.Woody era già tante cose prima di passare al cinema, come afferma il critico F. X. Feeney in una clip esclusiva nella quale viene anche intervistata Letty Aronson, produttrice e sorella di Woody Allen.
Una pellicola da vedere per comprendere la sottile ironia del grande Woody e comprendere finalmente che non sempre il successo sta dalla parte degli estroversi e così scardinare molti luoghi comuni.
Nelle sale dal 21 settembre uno spassoso e istruttivo documentario sulla vita e le opere di Woody Allen diretto da Robert B. Weide. Un Woody insolito dove si racconta la sua vena ironica e il successo di un introverso che ha fatto della sua timidezza e del suo desiderio di solitudine l’arma vincente.
Woody il timido, Woody il controcorrente, Woody il seduttore, Woody il regista, Woody il comico, Woody l’attore. Sono molte le facce che questo artista versatile e mai scontato ci ha mostrato negli anni ma pochi sanno che i suoi esordi avvennero in una TV doveera autore per il comico Sid Caesar, il quale afferma di non essersi mai divertito tanto come quando portava Woody in trasmissione e lui azzardava battute all’istante su ogni cosa. La sua vena ironica non sempre venne apprezzata perché fatta di molti silenzi, di battute antieroiche, di scoperte da perdente, ma è stata proprio la sua faces da perdente e la sottile ironia che ne deriva a farlo diventare in pochi anni l’idolo del pubblico e non solo. Dalla Tv passò al teatro e poi al cinema producendo un Film all’anno. la sua filosofia è infatti produrre tanto affinché nel tanto ci siano almeno pellicole decenti. Lui stesso confessa di non essersi mai sentito a suo agio nei panni del regista che aspetta di avere idee fantastiche per fare un Film, l’importante è farne e raccontarsi. Non si è mai aspettato il successo e ciò che incanta di lui è il suo sincero stupore quando le sue pellicole diventano cult mondiali. le sue espressioni a bambino, la sua ironia ebrea, la faces “anti-bellone” ne fanno un personaggio unico e geniale.
Diane Keaton confessa di aver fatto di tutto per farsi notare da lui tanto ne era innamorata, voleva conquistarlo ad ogni costo e nell’intervista che rilascia al docufilm, ammette anche di non aver mai più trovato un uomo come Woody, divertente, non possessivo, gentile.
Un perdente vincente che confessa di aver dovuto fare molte corse nei bagni prima di una sua apparizione in scena e un seduttore che non ha usato le tradizionali armi dl casanova ma che ha scatenato vissuti così forti, come ricordiamo per la sua storia con Mia Farrow, da coinvolgere il mondo intero.Ha lavorato con donne bellissime fra cui Scarlett Johansson, Diane Keaton, Larry David, Penelope Cruz, John Cusack, tutte intervistate nel docufilml.Woody era già tante cose prima di passare al cinema, come afferma il critico F. X. Feeney in una clip esclusiva nella quale viene anche intervistata Letty Aronson, produttrice e sorella di Woody Allen.
Una pellicola da vedere per comprendere la sottile ironia del grande Woody e comprendere finalmente che non sempre il successo sta dalla parte degli estroversi e così scardinare molti luoghi comuni.