SIENA. "Grafica a penna nel Quattrocento italiano. Forme e significati" è il titolo della lezione magistrale che Marzia Faietti, direttrice del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, terrà lunedì 30 marzo al Santa Maria della Scala.
L'incontro è organizzato dalla scuola di specializzazione in Beni storico artistici dell'Università di Siena, in collaborazione con la scuola di dottorato di ricerca "Logos e rappresentazione" dell'Ateneo, con il patrocinio dell'Assessorato alla cultura del Comune di Siena.
Giovanni Maria Fara, docente di Storia dell'arte moderna dell'Ateneo senese, introdurrà la lezione magistrale della professoressa Faietti, che verterà sulla tecnica del disegno a penna del Quattrocento italiano, cercando di evidenziarne le affinità metodologiche e una certa comunanza di obiettivi con la scrittura degli amanuensi, dei calligrafi e degli antiquari, analogie principalmente fondate sul comune medium grafico, ma anche indirettamente derivate da procedimenti di apprendimento simili. La varietà del tracciato grafico sarà esaminata in quanto riflesso della molteplicità degli interessi eruditi, antiquarii e naturalistici degli artisti del Rinascimento. Infine, la lezione si soffermerà sulle strategie segniche e visive da questi artisti elaborate per restituire l'antico, inteso sia come riproposizione di una alterità perduta, sia come eredità ancora presente e pulsante di vita, in quanto depositario del segreto della naturalezza e dell'illusione del movimento.
L'incontro è organizzato dalla scuola di specializzazione in Beni storico artistici dell'Università di Siena, in collaborazione con la scuola di dottorato di ricerca "Logos e rappresentazione" dell'Ateneo, con il patrocinio dell'Assessorato alla cultura del Comune di Siena.
Giovanni Maria Fara, docente di Storia dell'arte moderna dell'Ateneo senese, introdurrà la lezione magistrale della professoressa Faietti, che verterà sulla tecnica del disegno a penna del Quattrocento italiano, cercando di evidenziarne le affinità metodologiche e una certa comunanza di obiettivi con la scrittura degli amanuensi, dei calligrafi e degli antiquari, analogie principalmente fondate sul comune medium grafico, ma anche indirettamente derivate da procedimenti di apprendimento simili. La varietà del tracciato grafico sarà esaminata in quanto riflesso della molteplicità degli interessi eruditi, antiquarii e naturalistici degli artisti del Rinascimento. Infine, la lezione si soffermerà sulle strategie segniche e visive da questi artisti elaborate per restituire l'antico, inteso sia come riproposizione di una alterità perduta, sia come eredità ancora presente e pulsante di vita, in quanto depositario del segreto della naturalezza e dell'illusione del movimento.