Dal 1 al 15 aprile esposizione aperta presso le Logge della Mercanzia in piazza Grande

MONTEPULCIANO. La fonderia d’arte occupa un posto speciale nel nostro immaginario, evocando suggestioni antiche, fatte di realtà e fantasia insieme. Dalle sue viscere il metallo fuso, il compiersi di un evento misterioso e singolare, in essa qualcosa di magico, un’officina dove la materia si impasta della spiritualità dell’arte e dove il bronzo prende vita .
“E il Signore Iddio formò l’uomo con la polvere della terra e soffiò nelle sue narici il soffio della vita….E alla stessa maniera Dio formò dalla terra tutti gli animali selvaggi e gli uccelli del cielo…” Libro della Genesi .
Molto probabilmente le prime sculture eseguite dai nostri antenati furono modellate come quelle descritte nella Genesi, ma di esse non ne abbiamo traccia alcuna . La statuaria ha seguito un cammino assimilando gradualmente caratteristiche ed esigenze di vita reale attraverso un processo evolutivo che ebbe inizio dall’antico Egitto. La scultura in bronzo ha una qualità magica che è percezione tattile e spaziale nella quale forma interagiscono innumerevoli variazioni durevoli nel tempo.
“Scultori in fonderia” è concepita come un viaggio nel tempo, un percorso lungo il quale, passo dopo passo, viene svelato il fascino delle tecniche moderne di fusione, che a tutt’oggi non sono distanti da quelle praticate nelle antiche botteghe rinascimentali. Strumenti e materiali vecchi e nuovi, pannelli didascalici e fotografici ci aiuteranno a penetrare nei segreti del complesso processo della fusione a cera persa, rimasto sostanzialmente lo stesso nel corso degli anni per la realizzazione di opere bronzee di piccole e grandi dimensioni .
“Scultori in fonderia” mette anche in evidenza la stretta relazione tra lo scultore e la fonderia d’arte: un legame tutto speciale fatto di intesa e collaborazione tra il tecnico ed il creativo. Il connubio tra il Maestro Fonditore e l’Artista mette in luce la maestria ed il genio affinché l’opera finale ricca di pulsante vitalità mantenga tutta la freschezza dell’ originale .
A commento visivo di una moderna raffigurazione, sono in Mostra opere di scultori contemporanei dove l’antica tecnica si fonde con la fantasia creativa e l’innovazione dei nostri giorni, creando un anello di giunzione tra il “vecchio” e il “nuovo”.
Il bronzo si tramuta in colore, la solidità diventa evanescente, l’astratto si concretizza ed il concettuale diventa materia, il sogno prende tutte le forme della memoria umana in equilibri azzardati e l’immaginario mitico prende nuova vita. E’ la scultura di Adriano Bimbi, Giulio Galgani, Vittoria Marziari, Claudio Nicoli, Carlo Pizzichini, Alessandro Reggioli e Fulvio Ticciati.