Il XII volume è dedicato all'area Montalcino-Amiata
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MONTALCINO. Sarà presentata il 6 giugno alle ore 18 al chiostro di Sant’Agostino la “Carta archeologica della provincia di Siena volume XII Montalcino” a cura di Stefano Campana, che si inserisce nel percorso pluriennale di ricerca che la Fondazione Bertarelli ha iniziato nel 2009 con l’Università di Siena, sotto la direzione e il coordinamento del prof. Stefanio Campana e che si arricchisce continuamente mediante approfondimenti, incontri e interrelazioni di personalità di spicco nel mondo universitario e della libera professione sui temi della storia, dell’archeologia, dell’architettura, del restauro e della conservazione. Nel caso specifico un pool di esperti ha redatto una carta unica, di lettura storica, tra i territori di Montalcino e del Monte Amiata, dove l’interdisciplinarietà tra l’archeologia, l’archeobotanica, la storia delle arti e dei mestieri ha dato un’analisi attenta di uno dei territori agricoli italiani più profondamente antropizzato.
La Fondazione Bertarelli, grazie ad un preciso impegno statutario, è attenta alla promozione del territorio toscano, in particolar modo dei suoi abitanti e delle loro azioni, nella certezza che è nella storia e nella tradizione che deve essere ricercata e affinata l’evoluzione e lo sviluppo di una contemporaneità, consapevole della propria identità regionale. Perché il paesaggio rappresenta la vita dell’uomo che scorre nel tempo. E’ la memoria di coloro che ci hanno preceduto ed è in esso che lasceremo la nostra. L’eccellenza di questo lembo di Toscana, Montalcino e tutta la provincia di Siena, sta nell’incredibile stratificazione dei suoi beni culturali e nell’influenza che hanno sui suoi abitanti, per questo occorre essere consapevoli che la biodiversità è una risorsa irrinunciabile per la vita di uno dei paesaggi più apprezzati al mondo.