FIRENZE. Domani (9 aprile) alle 17.30 per il ciclo di incontri "In Libreria con l'Autore" alla libreria Becarelli di Siena (viale Mameli 14/16) sarà presentato il romanzo autobiografico di Toni Carli Una dea bendata. Un'avventura giudiziaria balorda e indimenticabile, edito da Mauro Pagliai. Oltre all'autore sarà presente Marcello Flores, assessore alla Cultura del Comune di Siena.
A 28 anni il protagonista di questa storia è vittima di un incidente stradale che lo costringe su una sedia a rotelle. Ma non è di questo che si occupa il racconto. Il destino gli riserverà un trattamento ancor più crudele, trascinandolo in un'avventura giudiziaria incredibile: sullo sfondo del paesaggio toscano, nella quiete di un paesino tra le colline senesi, la vita di un comune cittadino si trasforma in incubo. Le accuse a suo carico sono pesantissime: vanno dallo spaccio di droga alla violenza sessuale su minori. Una giustizia composta da un'umanità sociologicamente scarsa, poliziotti di dubbia onestà e questurini impreparati fanno saltare tutti i codici morali. L'autore, alla fine del processo, avrà anche modo di dire: "Io non so dove vanno le persone quando muoiono, ma credo che per questo tipo di gente le porte dell'inferno dovrebbero rimanere sempre aperte".
A 28 anni il protagonista di questa storia è vittima di un incidente stradale che lo costringe su una sedia a rotelle. Ma non è di questo che si occupa il racconto. Il destino gli riserverà un trattamento ancor più crudele, trascinandolo in un'avventura giudiziaria incredibile: sullo sfondo del paesaggio toscano, nella quiete di un paesino tra le colline senesi, la vita di un comune cittadino si trasforma in incubo. Le accuse a suo carico sono pesantissime: vanno dallo spaccio di droga alla violenza sessuale su minori. Una giustizia composta da un'umanità sociologicamente scarsa, poliziotti di dubbia onestà e questurini impreparati fanno saltare tutti i codici morali. L'autore, alla fine del processo, avrà anche modo di dire: "Io non so dove vanno le persone quando muoiono, ma credo che per questo tipo di gente le porte dell'inferno dovrebbero rimanere sempre aperte".