SIENA. Domani (5 novembre) alle ore 17,30 a Siena, presso il Santa Maria della Scala (ex Biblioteca di Palazzo Squarcialupi), si terrà un incontro, ad ingresso libero, dedicato al pubblico della danza contemporanea. L’evento, organizzato dalla compagnia MOTUS in collaborazione con il Comune di Siena e la Regione Toscana, sarà l’occasione per riflettere su quali siano i nuovi fruitori della danza e delle arti performative in genere e la possibilità di individuare un pubblico “nuovo” tra coloro che non frequentano abitualmente i teatri.
“In Italia c’è stato un periodo in cui sono nati alcuni mostri sacri nel campo delle arti performative e questo ha prodotto allora un boom della frequentazione degli spazi teatrali – ci dice Simona Cieri, coreografa della compagnia MOTUS – ma, più tardi, attorno ai grandi nomi si è creata terra bruciata. Anche se esistono oggi coreografi, registi, attori, autori di alto livello, il grande pubblico non li conosce. Si è creato un gap generazionale tra questi e i loro predecessori e, naturalmente, questo vuoto è stato riempito da altro. La televisione, ad esempio, ha promosso falsi miti e ha contribuito al disastro”.
Sulla possibilità di recuperare questo spazio e sulle modalità per farlo si interrogheranno le istituzioni, con Ilaria Fabbri, Responsabile spettacolo e progetti speciali per la cultura della Regione Toscana, Marcello Flores d'Arcais, Assessore alla Cultura del Comune di Siena, Marzia Pieri, Docente Storia del Teatro all’Università di Siena, e gli operatori del settore: Donatella Pollini, Direttore del Teatro Comunale di Siena, Francesca Lettieri coreografa della Compagnia Adarte, Marcello Valassina responsabile della Compagnia Francesca Selva.
“In Italia c’è stato un periodo in cui sono nati alcuni mostri sacri nel campo delle arti performative e questo ha prodotto allora un boom della frequentazione degli spazi teatrali – ci dice Simona Cieri, coreografa della compagnia MOTUS – ma, più tardi, attorno ai grandi nomi si è creata terra bruciata. Anche se esistono oggi coreografi, registi, attori, autori di alto livello, il grande pubblico non li conosce. Si è creato un gap generazionale tra questi e i loro predecessori e, naturalmente, questo vuoto è stato riempito da altro. La televisione, ad esempio, ha promosso falsi miti e ha contribuito al disastro”.
Sulla possibilità di recuperare questo spazio e sulle modalità per farlo si interrogheranno le istituzioni, con Ilaria Fabbri, Responsabile spettacolo e progetti speciali per la cultura della Regione Toscana, Marcello Flores d'Arcais, Assessore alla Cultura del Comune di Siena, Marzia Pieri, Docente Storia del Teatro all’Università di Siena, e gli operatori del settore: Donatella Pollini, Direttore del Teatro Comunale di Siena, Francesca Lettieri coreografa della Compagnia Adarte, Marcello Valassina responsabile della Compagnia Francesca Selva.