Affronta le tematiche del pregiudizio, dell'omertà e delle aberrazioni della fede
SIENA. Opera prima di Rossella De Venuto con Fiona Glascott, Pietro Ragusa, Federico Castelluccio, Marcello Prayer, bianca Nappi, il Film di genere di produzione italo-irlandese, affronta le tematiche del pregiudizio, dell’omertà e delle aberrazioni della fede con uno stile personale e con una fotografia intrisa di ombre e luci che fanno da contraltare all’avvicendarsi degli eventi.
Leonardo, pugliese trapiantato in Irlanda dove ha sposato una famosa artista, viene richiamato al paese natale dal fratello sacerdote Nicola, alla morte dello zio Domenico, sacerdote anch’esso, che sta per essere proclamato Santo per i numerosi miracoli che sembra aver portato a compimento. Nella vecchia casa dello zio, Megan, la moglie di Leonardo, dotata della sensibilità degli artisti, trova subito suggestioni di rara bellezza che incomincia a disegnare, ma accanto all’ispirazione arrivano inquietanti visioni che sembrano volerle rivelare verità nascoste. La donna incomincia ad indagare fino a scoprire che lo zio Domenico, sacerdote che sta per essere proclamato Santo, aveva avuto un figlio da una relazione clandestina con una certa Anní, uccisa poi dallo stesso Domenico affinché non rivelasse la verità. Il figlio della donna è Leonardo che viene dato in adozione ai genitori di Nicola. Ad accompagnare Anní verso la morte è proprio la madre adottiva di Leonardo e Nicola, la quale, presa dal rimorso dei dolorosi ricordi, si suicida insieme al marito lasciando il segreto nelle mani della madre che però non ne regge il peso e si suicida anche lei. Megan è al termine delle sue sconcertanti scoperte quando trova il labirinto dove è stata uccisa Annì, ma Nicola, insieme all’intero paese, che vive nell’omertà da molti anni, uccidono Leonardo e la moglie Megan in quello stesso labirinto degli orrori.
Pellicola densa di suspence anche se con qualche sbavatura nella sceneggiatura e musiche troppo dichiaratamente da film giallo, ma degna di nota con un accento pregi oltre sulle luci, sui contrasti fra il sole accecante del meridione e le ombre che si annidano negli animi e nell’ombra collettiva di un intero Paese.