MONTALCINO. Due serate straordinarie con musicisti di assoluto valore sono in programma questa sera (18 luglio) e domani alla Fortezza di Montalcino per il tradizionale "Jazz&Wine".
Alle 21,45 appuntamento con Gary Smulyan, considerato uno dei più importanti musicisti di sax baritono al mondo, e Riccardo Fassi, tra i più grandi compositori-arrangiatori del jazz italiano, nell’ambito della rassegna “Jazz & Wine in Montalcino”. Quello di Gary Smulyan è un suono unico, uno stile personale e immediatamente riconoscibile, che racchiude in sé la grande tradizione di Pepper Adams, Serge Chaloff e Harry Carney, ma con in più una capacità tutta sua di guardare avanti. Gary ha suonato per molti anni con Mel Lewis Orchestra (oggi Vanguard Orchestra, diretta da John Mosca), ha suonato e inciso con Joe Lovano, Tom Harrell, Tommy Flanagan, Carla Bley, Dave Holland, Winton Marsalis e molti altri. Riccardo Fassi è considerato uno dei più interessanti ed affermati pianisti del panorama jazz in Italia: da anni alle tastiere elettroniche esprime un’attitudine creativa e coloristica inusuale per il mondo del jazz, con la quale ha accompagnato alcuni dei più grandi maestri del jazz e della musica improvvisata, come Steve Grossman, Steve Lacy, Adam Nussbaum, Roswell Rudd, Alex Sipiagin, Butch Morris e Brian Carrott. Alla guida della sua orchestra “Tankio Band”, considerata una tra le più importanti formazioni jazz italiane, ha alle spalle una lunga collaborazione con Gary Smulyan con cui lavora dal 1990 in duo, quartetto, fino al grande progetto della Tankio Band Usa. Con Smulyan ha inciso il poetico “L’Amico Immaginario” e “R. Fassi N. Y. Quintet” con Smulyan, Nussbaum, Irwin e Carrott.
Domani arriva un altro mito: Cedar Walton. Un grande pianista, che ha dato lustro alle registrazioni di molti dei più importanti musicisti jazz del mondo, e che, grazie alla sua incredibile versatilità e la persuasività del suo senso melodico con un tocco funky, andrà oltre i confini dell’improvvisazione: è Cedar Walton, protagonista domani 19 luglio (ore 21,45) sul palco di “Jazz & Wine in Montalcino”. Walton è uno tra i più stimati accompagnatori nel panorama dell’hard bop, e, pur essendo sempre stato un interprete di standard di prim’ordine, ha anche scritto numerosi ed eccellenti pezzi musicali – Mosaic, Ugetsu e Bolivia, per citarne solo alcuni – che hanno trovato il loro posto nel repertorio di Art Blakey, durante il periodo che il pianista passò con i Jazz Messengers, nei primi anni Sessanta. Tra le sue molte imprese, Walton, americano classe 1934, fu il primo pianista a registrare con John Coltrane “Giant Steps”, uno di quei brani che rimangono indimenticabili.
Alle 21,45 appuntamento con Gary Smulyan, considerato uno dei più importanti musicisti di sax baritono al mondo, e Riccardo Fassi, tra i più grandi compositori-arrangiatori del jazz italiano, nell’ambito della rassegna “Jazz & Wine in Montalcino”. Quello di Gary Smulyan è un suono unico, uno stile personale e immediatamente riconoscibile, che racchiude in sé la grande tradizione di Pepper Adams, Serge Chaloff e Harry Carney, ma con in più una capacità tutta sua di guardare avanti. Gary ha suonato per molti anni con Mel Lewis Orchestra (oggi Vanguard Orchestra, diretta da John Mosca), ha suonato e inciso con Joe Lovano, Tom Harrell, Tommy Flanagan, Carla Bley, Dave Holland, Winton Marsalis e molti altri. Riccardo Fassi è considerato uno dei più interessanti ed affermati pianisti del panorama jazz in Italia: da anni alle tastiere elettroniche esprime un’attitudine creativa e coloristica inusuale per il mondo del jazz, con la quale ha accompagnato alcuni dei più grandi maestri del jazz e della musica improvvisata, come Steve Grossman, Steve Lacy, Adam Nussbaum, Roswell Rudd, Alex Sipiagin, Butch Morris e Brian Carrott. Alla guida della sua orchestra “Tankio Band”, considerata una tra le più importanti formazioni jazz italiane, ha alle spalle una lunga collaborazione con Gary Smulyan con cui lavora dal 1990 in duo, quartetto, fino al grande progetto della Tankio Band Usa. Con Smulyan ha inciso il poetico “L’Amico Immaginario” e “R. Fassi N. Y. Quintet” con Smulyan, Nussbaum, Irwin e Carrott.
Domani arriva un altro mito: Cedar Walton. Un grande pianista, che ha dato lustro alle registrazioni di molti dei più importanti musicisti jazz del mondo, e che, grazie alla sua incredibile versatilità e la persuasività del suo senso melodico con un tocco funky, andrà oltre i confini dell’improvvisazione: è Cedar Walton, protagonista domani 19 luglio (ore 21,45) sul palco di “Jazz & Wine in Montalcino”. Walton è uno tra i più stimati accompagnatori nel panorama dell’hard bop, e, pur essendo sempre stato un interprete di standard di prim’ordine, ha anche scritto numerosi ed eccellenti pezzi musicali – Mosaic, Ugetsu e Bolivia, per citarne solo alcuni – che hanno trovato il loro posto nel repertorio di Art Blakey, durante il periodo che il pianista passò con i Jazz Messengers, nei primi anni Sessanta. Tra le sue molte imprese, Walton, americano classe 1934, fu il primo pianista a registrare con John Coltrane “Giant Steps”, uno di quei brani che rimangono indimenticabili.