di Tobia Bondesan
SIENA. Sono giorni particolari per il jazz senese: finiscono con il concerto di stasera (25 luglio), nel Bastione San Filippo della Fortezza Medicea, i corsi di due anni dell’ "International Jazz Master in Improvisation Techniques", in breve InJam, che hanno visto la collaborazione dei più importanti nomi della scena jazzistica mondale.
Durante i saggi finali dei gruppi di musica d’insieme dei corsi biennali, i docenti, che hanno suonato con gli allievi, si sono detti commossi e onorati di aver lavorato a Siena e hanno ringraziato la Fondazione Siena Jazz per l’opportunità. Tra l’emozione dei ragazzi, che finiscono questa parte significativa della loro formazione musicale, la folla sempre crescente nelle manifestazioni gratuite del bastione mediceo, la presenza di alcune leggende viventi, ma
soprattutto della grande musica, le tre serate che chiudono l’InJam (23, 24 e 25 luglio) sono percorse da un brivido insolito.
A questo si aggiunge la massa di nuovi studenti accorsi a Siena per gli ormai storici seminari estivi, sempre offerti da Siena Jazz, quest’anno rinnovati, sul modello InJam, con docenti italiani ed internazionali.
Due momenti dunque, uno al suo tramonto, l’altro al suo nascere, che si accavallano, regalando alla città quasi un mese di musica di altissimo livello. I due eventi si sono incontrati ieri sera, quando a precedere i saggi finali, l’orchestra InJam ha suonato per l’apertura dei seminari estivi.
L’esibizione che ha visto, sotto la direzione impeccabile del M° Bruno Tommaso, l’alternarsi sul palco di quasi tutti i giovani musicisti dell’ International Jazz Master è stata di ottimo livello, sia
nell’esecuzione che nella scelta del repertorio, che ha visto, nei due set, sia composizioni di grandi del jazz (per esempio il lungo medley di Charles Mingus), sia brani originali di Bruno Tommaso e degli allievi.
Dopo Bobby Watson, John Riley, John Taylor, Riccardo Del Fra, Kenny Werner, Roberto Cecchetto, Avishai Cohen, Glenn Ferris, stasera la chiusura definitiva dei corsi InJam con i gruppi di musica d’insieme che hanno lavorato con Ferenc Nemeth, Drew Gress e Seamus Blake.
SIENA. Sono giorni particolari per il jazz senese: finiscono con il concerto di stasera (25 luglio), nel Bastione San Filippo della Fortezza Medicea, i corsi di due anni dell’ "International Jazz Master in Improvisation Techniques", in breve InJam, che hanno visto la collaborazione dei più importanti nomi della scena jazzistica mondale.
Durante i saggi finali dei gruppi di musica d’insieme dei corsi biennali, i docenti, che hanno suonato con gli allievi, si sono detti commossi e onorati di aver lavorato a Siena e hanno ringraziato la Fondazione Siena Jazz per l’opportunità. Tra l’emozione dei ragazzi, che finiscono questa parte significativa della loro formazione musicale, la folla sempre crescente nelle manifestazioni gratuite del bastione mediceo, la presenza di alcune leggende viventi, ma
soprattutto della grande musica, le tre serate che chiudono l’InJam (23, 24 e 25 luglio) sono percorse da un brivido insolito.
A questo si aggiunge la massa di nuovi studenti accorsi a Siena per gli ormai storici seminari estivi, sempre offerti da Siena Jazz, quest’anno rinnovati, sul modello InJam, con docenti italiani ed internazionali.
Due momenti dunque, uno al suo tramonto, l’altro al suo nascere, che si accavallano, regalando alla città quasi un mese di musica di altissimo livello. I due eventi si sono incontrati ieri sera, quando a precedere i saggi finali, l’orchestra InJam ha suonato per l’apertura dei seminari estivi.
L’esibizione che ha visto, sotto la direzione impeccabile del M° Bruno Tommaso, l’alternarsi sul palco di quasi tutti i giovani musicisti dell’ International Jazz Master è stata di ottimo livello, sia
nell’esecuzione che nella scelta del repertorio, che ha visto, nei due set, sia composizioni di grandi del jazz (per esempio il lungo medley di Charles Mingus), sia brani originali di Bruno Tommaso e degli allievi.
Dopo Bobby Watson, John Riley, John Taylor, Riccardo Del Fra, Kenny Werner, Roberto Cecchetto, Avishai Cohen, Glenn Ferris, stasera la chiusura definitiva dei corsi InJam con i gruppi di musica d’insieme che hanno lavorato con Ferenc Nemeth, Drew Gress e Seamus Blake.